Violenza sessuale: condannato giudice della Sacra Rota Pietro Amenta

Non c’è pace per Papa Francesco. Due giorni fa Monsignor Pietro Amenta da Matera, 55 anni, giudice della Sacra Rota, ha deciso di patteggiare la condanna a un anno e due mesi (con sospensione della pena) per l’accusa di violenza sessuale e pedopornografia digitale.

I fatti risalgono al 2 marzo 2017 a quando l’alto prelato molestò un ragazzo rumeno allora di 20 anni.

La scabrosa vicenda è particolare anche nella modalità con cui si è svolta, rispetto a quelle a cui siamo abituati in vicende analoghe. (altro…)

Domenica 11 dicembre: Incontro con Enos Rota / “I giovani e la ricerca del senso della vita”

Comunicato che riceviamo e pubblichiamo:

L’iniziativa promossa dal Centro culturale “La Nuova Stagione” si terrà domenica 11 dicembre,dalle ore 18, presso l’oratorio della Madonna delle Grazie di Sansepolcro.

-Come riuscire a porre ancora l’inquietante interrogativo su Dio in un mondo in cui sembra spento il suo splendore e dove la materialità ha un’attrattiva quasi irresistibile? 

-Quali stili di vita, quali esperienze, quali incontri provocano riflessioni e analisi e cambiamenti?

-Quali sono gli ideali dei giovani in cerca di Dio, quali i progetti, le aspettative, le speranze, i loro bisogni?

-E cosa significa, concretamente, trasmettere la fede? (altro…)

Avanti, a Podere Rota …..c’è posto

Da un comunicato  del Segretario provinciale di Arezzo di Rifondazione Comunista:

“E così anche nel 2011 il Polo Impiantistico di Podere Rota a Terranuova B.ni (Selettore, Compostaggio, Discarica)  incardinato nell’ATO Rifiuti Toscana Sud (Arezzo, Siena, Grosseto) il quale – in base al principio di legge dell’autosufficienza di ambito – dovrebbe essere utilizzato solo dai comuni delle attuali 3 province, continua ad essere allegramente sfruttato da Firenze e dal suo contado…Basta vedere il sito della CSAImpianti per rendersi conto che – su un totale di 186.000 tonn conferite nel 2011, fra rifiuti urbani trattati, rifiuti urbani tal quale, rifiuti speciali non pericolosi, rifiuti a recupero – oltre 80.000 tonn. provengono dall’area  fiorentina, valdisieve e valdarno fiorentino. Stavolta vorrei segnalare alla cittadinanza solo questo particolare, senza parlare d’altro: con quale coraggio i nostri amministratori locali parlano della mancanza d’impiantistica di trattamento/smaltimento nelle nostre zone, quando continuano imperterriti a mettere a disposizione i nostri siti per altri ambiti, svendendo il territorio per un piatto di lenticchie? Ciò vale anche per le terre di scavo della TAV di Firenze, che verranno “smaltite” a Cavriglia, oppure per il fatto che la nostra provincia è quella che più ha fornito materiale di cava alla regione, tanto da farla diventare la “groviera” della Toscana…”

-Fausto Tenti-