Università, in Italia tasse record e niente premi ai più bravi. In Germania si studia con 75 euro

I dati di Eurydice 2018 confermano che nel nostro Paese non esistono politiche per gli studenti universitari.

Maglia nera in Europa

Il colpo d’occhio parla da solo.

Nella mappa relativa al costo delle università pubbliche europee stilata dalla Commissione europea quest’anno l’Italia compare nel gruppo di nazioni dove gli studenti pagano di più.

Ecco che cosa dice il rapporto Eurydice 2018:

-solo le super blasonate università pubbliche inglesi come Oxford e Cambridge – che stanno in vetta a tutti i ranking mondiali – costano di più: 9 mila sterline l’anno, circa 10 mila euro. L’Italia è al secondo posto (insieme a Olanda, Irlanda, Spagna, Portogallo, Svizzera e Ungheria).

Nei Paesi scandinavi le università sono gratis come anche in Grecia e in Scozia.

In Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia sono quasi nulle (sotto i cento euro). In Francia, Belgio, Islanda, nei Paesi dell’ex Jugoslavia, in Romania, Bulgaria sono comunque sotto i mille euro.

Italia, le tasse più alte della media europea

In Italia la media delle tasse universitarie annue per uno studente che frequenta un corso di laurea triennale è 1.345 euro che diventano 1.520 per uno che fa la magistrale.

Ma quel che è peggio è il combinato disposto fra caro-rette e scarsità di fondi per il diritto allo studio: poco più di un universitario su dieci, infatti, percepisce una borsa (l’11,6%).

Molti meno di quanti ne avrebbero diritto e infatti noi siamo l’unico Paese d’Europa in cui esistano i cosiddetti «idonei non beneficiari»: studenti che, in base al reddito familiare, dovrebbero percepire una borsa di studio ma non la ricevono per mancanza di fondi.

-Redazione Scuola-fonte: Corriere della Sera-

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