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Quesiti per il sindaco di Anghiari che vorrebbero delle risposte, un segno di rispetto verso i cittadini
16 febbraio 2917, il sindaco Polcri, dopo ‘otto’ mesi della sua salita al trono di “primo cittadino”, risponde ad una precisa domanda del M5S che chiedeva notizie sugli assessori.
Uno dei punti dove il Movimento Cinque Stelle ha più insistito per la mancanza degli assessori alla cultura e all’urbanistica.
La risposta di Polcri: “Non mi sembra che ho detto che non farò gli assessori. Per il momento ho preferito accollarmi tutte le nomine per capire, studiare e soprattutto per individuare la persona giusta. Non penso sia un assessore alla cultura a fare la differenza. Nominerò gli assessori al momento giusto”.
A questo punto, senza tanti giri di parole:
-“Signor sindaco, ora sono passati 15 mesi da quel giugno 2016 e 7 ne sono passati dalla sua risposta al M5S, quando termineranno i suoi studi per individuare la persona giusta nel definire, finalmente, la composizione della Giunta?”
-“Signor sindaco non pensa di aver sbagliato nell’affermare: ‘Non penso sia un assessore alla cultura a fare la differenza’ ?”
-“Signor sindaco non pensa sia arrivato quel momento giusto che Lei ha invocato?”
-“Signor sindaco, si ricorda dell’esistenza della foto (che pubblichiamo in alto), usata da Lei durante la camoagna elettorale, con quella scritta:“Il Comune dovrebbe essere una casa di vetro”. Cosa aspetta ad attuarla?”
Precisiamo che le domande sopra formulate sono non solo una nostra curiosità a cui dovrebbe essere data una risposta, ma sono anche domande di cittadini, anche suoi elettori del giugno 2016.
Faccia uno strappo al suo comportamento usato fino ad ora:
-Usi un po’ di rispetto ai cittadini anghiaresi “dando una risposta ai quesiti posti”.
Lo farà?
-Redazione-
Mi sorprende la ingenuità di questo giovane laureato che candidamente ammette di aver assunto una responsabilità senza rendersi conto fin dall’inizio quali fossero gli obiettivi da raggiungere.
Non si può parlare apertamente di aver assunto tutte le deleghe per poi capire chi poteva fare che cosa? Peccato che nel frattempo il tempo passi inesorabilmente in questo squallore amministrativo che immobilizza il paese.
Peccato che questo giovane peraltro laureato invece di esprimere la voglia di cambiamento con tutta l’energia propria dei giovani si sia impastato in questa incertezza prigioniero della indecisione incapace di distinguere i consigli giusti da quelli inopportuni.
Fino ad ora abbiamo visto e sentito slogans e frasi ad effetto ma di risultati nemmeno l’ombra.
Anche se non è chiaro chi ruma dietro è evidente la figura del carrettino trascinata da vecchi volponi che nulla di nuovo possono realizzare.
E’ vero il Comune di Anghiari è una casa di vetro riferito però alla fragilità di chi la amministra.
Peccato.
Parere personale