La “VERGOGNA del NON RICORDO” da parte di certi politici

Ci è stata fatta notare la seguente affermazione del vicesindaco Claudio Maggini  che così affermava:

“Chissá come mai su questa strage non c’è tanto interesse come altre”

Era la risposta nel suo blog dava  al commento di un cittadino  che il 17 agosto ricordava:

Domani (18.08.2018 Ndr.) si celebra la ricorrenza dell’esplosione che distrusse la Caserma dei Carabinieri di Anghiari mietendo tante vittime civili e militari, nonchè tanti feriti.
Un pensiero riverente a tutti loro, che, anche a tanti anni dall’evento, non vanno dimenticati”

Illustre vicesindaco, allora, come mai Lei ha preferito una vacanza in montagna nel giorno della commemorazione? Anche per Lei non c’era tanto interesse per commemorarla degnamente?

Così facendo ha dimostrato poco rispetto nei confronti delle 15 (quindici) “Vittime”, suoi compaesani!

E dire che Lei, rileggendo un “comunicao stampa” datato 18 Nov 2017  di Anghiari5Stelle, ha un incarico prettamente politico:

-il “vice Sindaco” Claudio Maggini riveste l’incarico politico di” presidente di circolo per “Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale di Anghiari”.

Inoltre siamo venuti a conoscenza che   il Sindaco si era impegnato, sembra fin da gennaio, per un matrimonio ed anche lui quel giorno è stato “uccel di bosco”.

Ma la politica non  insegna nulla?

Evidentemente, purtroppo, la frase di Maggini è il riassunto della situazione locale ed anche  italiana.

I partiti non rappresentano più i cittadini.

I politici non rappresentano più il popolo italiano, ma sono al servizio delle caste e dei clan  che li ha nominati e magari li ha fatti vincere per una “manciata di voti”.

Le risorse pubbliche nazionali sono diventate, private attraverso cessioni o con la concessione dello sfruttamento delle autostrade, dell’acqua, dello smaltimento rifiuti.

La produzione, nelle cittadine,  è in caduta libera insieme all’occupazione

C o n c l u s i o n e:

Chi ricorda non è indifferente, mentre la memoria può essere anche un magazzino di date e di fatti.

La memoria, poi, è soprattutto pubblica e storica, il ricordo è soprattutto intimo e affettivo: commemori i defunti, ricordi i tuoi cari.

“Ricordo”, lo dice la parola: ” chiama al cuore “. 

-Redazione-