M5S, via un altro senatore / Di Maio: «Multa da 100mila euro agli scissionisti»

La prima reazione è muscolare dopo l’intervista rilasciata a ‘Radio Radicale’ dalla senatrice ex-M5S, passata a “Italia Viva”

La reazione di Di Maio:

-«Multa da 100mila euro per danni d’immagine a chi se ne va».

Con tanto di proposta dirompente: «Va introdotto il vincolo di mandato per i parlamentari».

Luigi Di Maio mastica amaro e anche le ultime ore della sua missione a New York le passa a parlare del caos del M5S che lo attende oggi in Italia.

A partire dal «mercato delle vacche», come lo chiama.

L’addio della senatrice Gelsomina Vono (a cui il capo politico ha mandato un messaggio di fuoco: ‘se te ne vai ti massacrano’) verso i lidi renziani di Italia Viva rischia di non essere l’unico strappo a Palazzo Madama.

Anche il napoletano Ugo Grassi conferma di vivere una situazione di «disagio» che potrebbe portarlo fuori:

«Non si può pretendere la tolleranza zero quando puoi non tolleri le minoranze: sto riflettendo». Con Renzi? «Al momento – dice ancora Grassi a Il Messaggero – con lui ho rapporti normali».

L’intervista rilasciata dalla senatrice:

“Ecco perché lascio il M5S: intervista a Gelsomina Vono” realizzata da Lanfranco Palazzolo con Gelsomina Vono (senatrice, Movimento 5 Stelle (gruppo parlamentare)).

L’intervista  rilasciata a Lanfranco Palazzolo è stata registrata giovedì 26 settembre 2019 alle 18:43 per
Radio radicale  da Gelsomina Vono  (nella foto-ex-senatrice M5S) ora passata  a “Italia viva” che ha deciso di lasciare il gruppo parlamentare del Movimento cinque Stelle  che  spiega perché ha ha preso questa decisione
nelle sue valutazioni politiche dopo la formazione di questa maggioranza
-“E’ una decisione che non potevo più rinviare proprio nell’interesse dei cittadini nell’interesse del mandato elettorale perché purtroppo il ‘movimento’, almeno secondo i il mio parere, si stava illudendo su alcuni principi che in realtà non hanno alcun fondamento su una comunicazione vuota di contenuti politici è una democrazia passata che rischiava di avere una deriva  diversa dalla vera democrazia e proprio per quaesto ho una visione politica anche personale.
Ritengo che ricoprire un ruolo istituzionale   richieda una presenza seria e concreta per dare risposte ai cittadini  e non ci si può cullare dietro degli slogan inutili”

-Di Maio ha molto arrabbiato per questa cosa e Le ha chiesto un risarcimento di cento mila euro
-“Guardi mi dispiace di questa cosa però mi rende ancora più convinta della scelta che ho fatto perché mi conferma che per Di Maio, essendo lui il capo politico del Movimento,  le persone non hanno un valore ma hanno valore altre cose
-fonte delle notizie : Il Messaggero del 27.09.2019-e Radio Radicale del 26.09.2019-

Pubblicato da Redazione