Amici della Terra Valtiberina / Loro condivisione con il Presidente di Aboca Erbe

Come “Amici della Terra Valtiberina” condividiamo le preoccupazioni del Presidente di Aboca Erbe Valentino Mercati riguardo alla tossicità dei pesticidi distribuiti nei terreni coltivati nella nostra vallata.
pAbbiamo sollevato da tempo il problema, raccogliendo numerose di testimonianze di abitanti che vivono vicino a campi coltivati e/o vicini a seccatoi di tabacco, che lamentano la frequente mancanza di rispetto da parte degli agricoltori dell’osservanza delle leggi , in particolare la distribuzione di trattamenti in caso di vento oltre al rispetto delle distanze di sicurezza da case, campi , allevamenti e prese d’acqua.

Questo mancato rispetto delle leggi comporta spesso problemi di salute per le persone e gli animali, pregiudica il turismo e danneggia aziende come Aboca Erbe, sensibile al rispetto dell’ambiente.
Aboca Erbe dà lavoro a circa 900 persone, senza considerare l’indotto.

Esprimiamo quindi piena solidarietà all’azienda di Aboca Erbe e ai suoi lavoratori e la nostra piena disponibilità ad unire le forze per fare sentire la voce di chi desidera la tutela dell’ambiente per la salvaguardia della salute e del lavoro.

Purtroppo fino ad ora l’amministrazione pubblica ed i servizi alla sorveglianza della salute (ASL) non ci hanno dato ascolto, rinunciando a promuovere prevenzione e a realizzare i dovuti controlli sul territorio.

Speriamo che questo ennesimo grave segnale di disagio, che mina direttamente la salute come l’economia della nostra vallata, possa essere di stimolo ad una seria presa di posizione da parte degli organi preposti.
Il diritto a non essere oggetto della deriva dei fitosanitari è stato, peraltro, sancito con una sentenza del Tribunale di Pistoia del 26 Agosto 2014, che ha ritenuto intollerabile l’immissione di sostanze tossiche nel fondo del vicino.
Per non irrorare il fondo del vicino o le strade pubbliche le coltivazioni dovrebbero rispettare distanze che consentano ai macchinari irroranti di transitare avendo la possibilità di orientare gli ugelli verso il proprio fondo, limitando così al massimo l’effetto deriva determinato dalla potenza di emissione degli ugelli, anche in assenza di vento.
Non è ammissibile che, a livello di ordinario controllo, non vengano rilevate nemmeno queste lapalissiane negazioni concrete dell’operare secondo norma di legge.
Anghiari, 26/8/15
Per gli Amici della Terra Valtiberina
-Andrea Cecconi- Stefanie Risse-

Pubblicato da Redazione