Ancora “pedofilia”, ragazzina suicida dopo abusi. Suora indagata
Subi’ abusi per anni, tanto da finire, a soli 26 anni, a togliersi la vita.
A essere indagata per gli abusi nei confronti della ragazza e’ una suora originaria di Busto Arsizio, da oggi sottoposta a regime di sicurezza attraverso il ricovero in una casa di cura su disposizione del Gip di Busto Arsizio. La religiosa, attualmente domiciliata nel Milanese e che dirige un Centro di Formazione professionale e’ indagata anche per violenze private ed atti persecutori.
I fatti contestati risalgono sarebbero iniziati nel 1997 quando, seecondo quanto emerso dalle delicatissime indagini, la 52enne avrebbe avuto modo di incontrare in un oratorio bustocco una ragazzina all’epoca minorenne e con difficolta’ a relazionarsi. Da una prima semplice amicizia, la suora avrebbe ben presto travalicato nei suoi comportamenti fino a giungere ad atti persecutori con un crescendo di violenze per indurre la ragazzina a sottostare alle sue attenzioni morbose. Un incubo per la minorenne che la portò a togliersi la vita, all’età ormai di 26 anni, l’anno scorso, ormai in preda ad una profonda crisi esistenziale acuita dalla sua fragilita’ psicologica. Le indagini sono scattate proprio alla luce di questo suicidio.
Condotte dalla Polizia del Commissariato cittadino, hanno avuto negli ultimi tempi una notevole accelerazione grazie anche ad una serie di diari e lettere, nonchè materiale informatico, video e foto trovati fra gli effetti personali della ragazza. La suora e’ stata sottoposta ad una perizia dalla quale risulterebbe affetta da disturbo bordeline di personalità incidente parzialmente sulla capacità di volere e socialmente pericolosa. Da qui la decisione di applicare la misura di custAncora “pedofiliaW”, ragazzina suicida dopo abusi. Suora indagataodia cautelare attraverso il ricovero in una casa di cura. (da Affaritaliani.it)
bustocco
è uno degli episodi – pochi sotto giurisdizione processuale penale della Repubblica italiana.
Per lo più la vaticanse Ecclesia si comporta come se avesse ancora in proprio er barone Scarpìa – capo della polizia.
I reati alla persona li avoca alla autorità di Religione che vescovi et monsignori – secondo la conferenza episcopale nostrana: non sunt pubblici ufficiali.
Può darsi ma comunque gli ordinari delle diocesi sono assimilabili ad offiziali di pubblico servizio: non fosse altro perche gli edifici ‘ndove stanno ci costano diversa pecunia in termini di esenzione imposte e tasse. Ma perchè la “Fede” dev’ essere tanto sporcata dai suoi sacerdoti e “vestali” ?
Quando pare che si faccia luce sulla pedofilìa in ambito istituzioni di vita (cosìddetta spirituale) ecco che sbucano tremendi casi di violenza ai minori.
Sembra proprio che il pontefice maximo “tedesco” abbia imparato il tgioco napoletano delle “tre carte”. Viene insabbiato tutto.
Eppure Christo nel l’ incontro al pozzo con la samaritana sapeva di essa che stava convivente con un tizio – avendo avuto cinque mariti. Al monte degli ulìvi il messìa non avallò lapidazione per la femmina adultera. Dopo il seppellimento ed in fase di resurrezione Gesù appare a Maria Maddalena [la quale da un rotolo coevo est ritenuto la mogliera del figlio de Dio].
Francesco d’ Assisi e Chiara degli Scifi – anche dopo la vocazione – hanno avuto il pudore di sublimare la reciproca simpatìa in fedeltà al Vangelo soprattutto quale manifestazione di carità verso i poveri a favore del “prossimo”.
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CANTICO DELLE CREATURE di FRANCESCO d’ ASSISI
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
Tue so’ le laude, la gloria, l’honore et onne benedizione.
Ad te solo, Altissimo, se konfane,
e nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tutte le Tue creature,
spezialmente messor lo frate Sole,
lo quale è iorno et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significazione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora Luna e le Stelle:
in celu l’ài formate clarite e preziose e belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento
E per aere e nubilo e sereno et onne tempo,
per lo quale a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’Acqua,
la quale è multo utile et humile e pretiosa e casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la notte:
et ello è bello e iocundo e robustoso e forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta e governa,
e produce diversi frutti con coloriti flori et herba.
AREZZO (PESCAIOLA) AL VINGONE
addì 15 novembre Duemiladodici ||
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DOTTOR ITALO MARSICOVETERE
anti_clericale