Anghiari, la “non” sicurezza stradale per il cittadino del Campo alla Fiera

StickmanActionFigureDi regola un “incontro dibattito” dovrebbe essere la discussione su un determinato argomento, specialmente politico o di utilità pubblica, tra i partecipanti ad una assemblea, a una seduta, a una riunione.
Tale evento doveva essere quello di ieri sera al Bar “Cocomerò”, organizzato dagli “Amici della Terra Valtiberina” per discutere sulla “messa in sicurezza della Sp 45 all’altezza della zona Campo alla Fiera-Carboncione.
Abbiamo scritto “doveva essere”, ma a nostro avviso “non è stato così”.
Perché?
Semplice: dopo una brevissima introduzione di qualche secondo, è stato lasciato campo libero ad un “monologo” del Sindaco il quale, semmai doveva essere incalzato da domande dagli stessi organizzatori ai quali avrebbe dovuto rispondere in modo affermativo o negativo alle eventuali richieste.
Non possiamo accettare che il “primo cittadino” renda noto (il 29 ottobre, poche ore prima di una prima riunione sullo stesso argomento) con comunicato stampa che: “…ma oggi possiamo ritenerci comunque soddisfatti perché è arrivata l’ufficialità per cui il tratto di strada in questione sarà presto messo in sicurezza con, tra le altre cose, una segnaletica adeguata fino ad oggi mai realizzata. E’ stato un traguardo difficile da raggiungere perché sappiamo bene le difficoltà in cui, oggi, vivono i comuni, abbiamo faticato molto a trovare le risorse ma ce l’abbiamo fatta…..” e nella riunione-(senza)dibattito, se non saltuario e forzato da chi voleva chiedere spiegazioni, di ieri sera 5 dicembre, sentirci raccontare che la Provincia “non” ha denari e quindi, per mancanza di fondi le richieste dei cittadini (un tratto di marciapiede come del resto hanno quasi tutte le strade anghiaresi, comprese le frazioni) non potevano, in pratica, essere accolte.
Così per loro, intendiamo gli amministratori anghiaresi, mettere in sicurezza equivale alla realizzazione di segnaletica orizzontale: tre gruppi di strisce pedonali e qualche cartello segnaletico verticale.
Spiace una cosa: la remissività mostrata dagli “Amici della terra Valtiberina” perchè avrebbero potuto e dovuto far sentire alta la loro voce circa le loro e di tutti legittime  richieste, il dissenso giustificato e spiegato.
A questo punto, aggiungiamo, l’incolumità dei cittadini si salvaguarda anche in altro modo se non ci sono altri modi: usufruendo di assidua vigilanza ordinata alla Polizia Municipale onde indurre a più miti voglie di fare velocità in zona pericolosa.
Per questo, pensiamo che “non” occorrano i denari che “dicono non esserci”.
-Redazione-