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Anghiari: “paese da favola” o “paese di fiabe”? / Lo vorremmo sempre da “favola”
-la favola ha come fine una morale dalla quale bisogna imparare una lezione, affermiamo senza ombra di dubbio che Anghiari è cittadina magnifica, straordinaria, da favola e la dimostrazione di ciò sono le migliaia di turisti che la visitano e che ritornano.
Ma la favola ha anche quale scopo principale, usando l’ironia, di denunciare ingiustizie sociali, mettendo in risalto i difetti degli uomini che non si curano del mondo che li circonda.
Qui sta la “lezione”, qui si vorrebbe spiegare a chi : “non vede, non sente e non parla” (le tre scimmie) il modo affinché Anghiari possa frenare la strada ( hainoi !) intrapresa, senza freni verso il profondo di una pericolosa china.
–La “fiaba”, invece, ha come scopo quello di” intrattenere” chi ascolta o legge, tanto per occupare il ‘tempo’ (sport molto praticato nella nostra Italia) dai politici: “occupare il tempo”.
Questa premessa a cosa serve?
Semplice:
-vorremmo “una favola a lieto fine”, che non uccida l’esistente, pertanto come Redazione giornalistica abbiamo il “dovere civico” di augurare ed augurarci che la “riunione – dibattito” organizzata dal Circolo Pd di Anghiari che si svolgerà, lo ricordiamo ancora, alle ore 17.00 di oggi 8 novembre, presso la Sala riunioni della Confraternita di Misericordia, “non sia una fiaba” così come sembra siano stati i “Tavoli di Lavoro” e di cui si aspettano ancora, dal Febbraio, le risposte dell’Amministrazione alle richiste scritte e formulate dalla Segreteria di Circolo del Pd anghiarese.
-Redazione-
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