Cambiano le regole sulla responsabilità civile dei magistrati ed “è giusto” presidente Sabelli

f Roma, (askanews) –  La riforma di cui si parla da decenni è passata a larga maggioranza alla Camera ed è ora legge. Una norma fortemente voluta dal premier Matteo Renzi ( ed i cittadini aspettavano da ben 28 anni – esito referendum- Ndr.-), ma che secondo l’Associazione nazionale magistrati provocherà un’ondata di ricorsi contro le toghe.

La riforma sulla responsabilità civile dei magistrati è stata presentata come una legge che tutelerà meglio i cittadini, purtroppo non è così“, ha dichiarato il presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli.

In base alla nuova normativa, che riforma la legge Vassalli del 1988, si amplia la possibilità per il cittadino di fare ricorso in maniera indiretta, citando lo Stato che può rivalersi nei confronti del giudice.

“Il vero tema della riforma è il riequilibrio dei rapporti tra politica e magistratura. Il tema della responsabilità civile dei magistrati è essenzialmente politico”, ha spiegato Sabelli.

Alla conferenza stampa a Roma, l’associazione nazionale magistrati ha così presentato un decalago della Buona Giustizia. “E allora diciamo alla politica: noi vi indichiamo il decalogo della buona giustizia: vi indichiamo 10 punti semplici e chiari che potrebbero veramente cambiare la giustizia di questo paese”, ha detto ancora Sabelli, chiedendo, tra le varie cose, di realizzare la riforma della prescrizione, l’assunzione di nuovi cancellieri e di investire sul personale destinato alla rieducazione dei detenuti, e dicendo di avere chiesto un incontro al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, senza tuttavia volerlo “tirare per la giacchetta”. -(da Affaritaliani.it)-

Ndr. –  Signor presidente dell’ANM Rodolfo Sabelli, forse dovrebbe essere messo al corrente di alcuni comportamenti di certi addetti ad applicare la Giustizia che, ci spiace affermarlo, ma lo confermiamo e possiamo dimostrarlo, applicano una Giustizia con la “g” minuscola per i più svariati motivi, in qualche zona dell’Italia,  che qui non elenchiamo, ma se vuole e ci riceverà sarà nostra cura metterLe sotto gli occhi la documentazione.

“Siamo a Sua completa disposizione, ma solo Sua, sperando in una Sua chiamata”.

Forse allora capirebbe la necessità di questa riforma appena firmata e la soddisfazione degli italiani.

-Il Direttore de il “Fendente”-www.fendente.it –