Così lo stress fa venire i capelli bianchi

Lo stress induce l’eccessiva attivazione del sistema nervoso simpatico (in magenta le sue terminazioni) che, rilasciando grandi quantità di noradrenalina, distrugge le cellule staminali dei melanociti (fonte: Hsu Laboratory, Harvard University) –

E’ vero, lo stress fa venire i capelli bianchi.

E’ stato  scoperto che c’è un legame fra il sistema nervoso e le cellule staminali che rigenerano i pigmenti:

-il risultato getta le basi per comprendere gli effetti più ampi dello stress su organi e tessuti. Pubblicata sulla rivista “Nature”, la ricerca è stata condotta tra Stati Uniti e Brasile sotto la guida di Ya-Chieh Hsu, dell’università americana di Harvard.
-“I capelli che diventano bianchi a causa dello stress sono come un semaforo che sottolinea in maniera comprensibile a tutti come la vita quotidiana influisca pesantemente sulla nostra salute“, dice all’ANSA Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’Università di Pavia.

Questo è l’ultimo esempio ma, aggiunge:

-“Tantissime ricerche hanno mostrato come l’ambiente influenzi pesantemente il modo in cui si esprime il Dna: noi siamo quello che siamo per i geni che abbiamo ereditato, ma anche per il modo in cui vengono influenzati dalla vita quotidiana, dallo stress lavorativo alle esperienze emotive, con conseguenze sull’aspettativa di vita”.
I capelli bianchi, osserva Redi, sono un fatto estetico, ma ben più importante è il rischio di sviluppare malattie a causa dello stress.

Infatti:  “comprendendo esattamente come lo stress influenza le cellule staminali che rigenerano il pigmento – rileva Ya-Chieh Hsu – abbiamo gettato le basi per capire come lo stress influisce su altri tessuti e organi del corpo e questo è il primo passo verso eventuali trattamenti in grado di arrestare l’impatto dannoso dello stress“.
La scoperta è avvenuta per caso.

I ricercatori stavano conducendo uno studio sul dolore su topi dal pelo scuro e hanno somministrato loro una tossina per indurre dolore.

-“Circa quattro settimane dopo l’iniezione della tossina, il pelo degli animali era diventato completamente bianco”, racconta Thiago Mattar Cunha, dell’università brasiliana di San Paolo.
I  ricercatori hanno quindi progettato un esperimento molto semplice per capire se il fenomeno dipendesse dallo stress indotto dal dolore e quindi dall’attivazione delle fibre del sistema nervoso simpatico, che si diramano in ogni follicolo pilifero sulla pelle.

Dopo aver iniettato la tossina nei topi, i ricercatori li hanno trattati con un farmaco in grado di inibirne la trasmissione alle fibre del sistema nervoso simpatico.

-“Abbiamo osservato che il processo di perdita del colore del pelo è stato bloccato dal trattamento”, dice Cunha.
E’ emerso così che lo stress induce le fibre del sistema nervoso simpatico a rilasciare grandi quantità del neurotrasmettitore noradrenalina, che viene assorbito dalle cellule staminali che rigenerano il pigmento responsabile del colore dei capelli e che si trovano nel bulbo pilifero, favorendone la rapida riduzione.
Gli esperimenti sui topi hanno mostrato che :

-“in pochi giorni, tutte le cellule staminali che rigenerano i pigmenti vengono perse. Una volta spariteconclude Hsunon è più possibile rigenerare il pigmento. Il danno è permanente”.

-Monica Nardone  – ANSA – 23 gennaio 2020

Pubblicato da Redazione