Dal covid ci salverà il vaccino ma l’Italia faccia punto e a capo

A salvarci sarà il vaccino. Ma questa fase politica e in gran parte anche questa classe politica è arrivata al capolinea.

Abbiamo bisogno di ripartire dalle fondamenta, che in democrazia significa una Assemblea costituente e una nuova Costituzione.

foto: Palazzo Montecitorio, Roma. Sede dell’Assemblea Costituente.

Dopo la distruzione per via mediatica e giudiziaria della classe di governo e degli equilibri politici che ci avevano accompagnato dalla nascita della Repubblica fino al 1992, i protagonisti della nuova fase (prima Forza Italia e alleati, poi PDS-DS-PD e aggregati, infine i governi gialloverde e rossoverde) hanno abdicato, n cambio del governo del paese, alla responsabilità della funzione politica a favore di altri poteri, non istituzionali ma reali.

In altri termini, quasi da tre decenni, i partiti si sono come ritirati e le loro funzioni sono state esercitate da altri soggetti: l’Europa, le elites finanziarie e imprenditoriali, i sindacati e, sia detto senza scandalo, persino la Chiesa. Di pari passo, anche per quanto riguarda le istituzioni, una sempre crescente sfiducia verso i governi, ha portato i cittadini a riconoscersi attorno ad altre figure: c’è stata prima la stagione dei Sindaci e, poi, quella dei Presidenti delle Regioni, non a caso chiamati, impropriamente Governatori.

Come era prevedibile, nessuna supplenza può durare troppo a lungo senza mostrare i propri limiti: evidenti ancora di più se si pretendono decisioni che non possono essere efficaci se affidate impropriamente e senza i giusti strumenti e adeguati poteri.

Le incertezze (a dire poco) della gestione della pandemia, che hanno coinvolto tutti i livelli, dal governo alle regioni, hanno chiuso il cerchio.

E lo scaricabarile tra governo e regioni, con il suo inverecondo spettacolo ha consentito di misurare l’infimo livello raggiunto.

La verità è che alla rigenerazione del Paese per via mediatica e giudiziaria, nessuno da tempo crede più. Il tasso di corruzione non è certo diminuito dopo Tangentopoli.

Ma ancora peggio è il dilettantismo della nuova classe politica, con la sua arroganza e la assoluta mancanza di senso dello stato.

Pesa molto dire queste cose nel momento altamente drammatico che stiamo vivendo.

Bene o male sarà questo governo, dai limiti evidenti quanto a capacità e visione strategica, che dovrà portarci fuori dalla pandemia.

Dovrà limitarsi a non fare troppi danni, perché a salvarci sarà il vaccino. Ma questa fase politica e in gran parte anche questa classe politica è arrivata al capolinea.

Non sarà con l’altalena dei compromessi e delle alleanze che ne usciremo. Le maggioranze pasticciate come la gialloverde (Lega-5Stelle) e giallorossa (PD-5Stelle) ce ne hanno fornito la prova.

La nostra Repubblica ha bisogno di fare punto e a capo:

-Ripartire da zero. Ovvero dalle fondamenta che in democrazia significa una Assemblea costituente e una nuova Costituzione.

-di Nicola Cariglia 12 Novembre 2020-Fonte: Pensalibero-