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Egiziano Andreani(gruppo misto): “Banca Etruria, a pagare sono i soliti noti” / Comunicato stampa
Dopo l’euforia dei primi momenti e le dichiarazioni di alcuni Deputati, oggi è chiaro a tutti chi pagherà il conto della vecchia Banca Etruria, azionisti ed obbligazionisti subordinati, per fortuna sono stati risparmiati correntisti e depositari di risparmi, altrimenti sarebbe stato un vero esproprio di denaro.
Chi possedeva azioni di B. E. certo non lo si può definire uno speculatore, considerata la bassa mole di movimenti azionari, è chiaro che per molti di loro l’investimento rappresentava l’accesso ad un mutuo con tasso agevolato ed un legame con il territorio, per cui, le azioni venivano mantenute in possesso nel tempo indipendentemente dai valori borsistici.
Il Governo, doveva avere più coraggio nell’affrontare la vicenda, senza cedere alle pressioni europee, la Germania ha già sostenuto il suo sistema bancario con oltre 200 miliardi di euro.
Occorre fare un’ulteriore analisi, le norme che riguardano gli istituti bancari sono molto diverse, rispetto ad attività industriali o commerciali, quindi dove è stato il controllo della Banca d’Italia?
Le azioni di Banca Etruria erano quotate in borsa, la CONSOB cosa faceva?
Adesso, chi di dovere deve verificare le responsabilità, se ci sono, a tutti i livelli, questo per la tutela di chi aveva investito i propri risparmi, vedendo la banca anche come espressione locale; domani sarà una banca molto più lontana dalle esigenze del territorio.
I “deputati Aretini” che esultavano per il provvedimento di salvataggio, adesso, cosa diranno ad una Città più povera ed ai propri concittadini che hanno visto svanire i propri risparmi?
Arezzo 28/11/2015
-Egiziano Andreani-
(consigliere comunale di Arezzo)
LE CENTINAIA DI AGRICOLTORI, TRASPORTATORI, ECC…… CHE NON HANNO BECCATO UN SOLO EURO DAL MOLINO SOCIALE ALTOTIBERINO NON SI SONO TROVATI NELLE STESSE CONDIZIONI DI COLORO CHE HANNO INVESTITO NELLE AZIONI DELLA POPOLARE?
LA DIFFERENZA SOSTANZIALE E’ CHE PER QUEGLI AGRICOLTORI DERUBATI DALLA DIRIGENZA DEL MOLINO SOCIALE CIO’ CHE NON HANNO INCASSATO CORRISPONDEVA AI FRUTTI DEL LORO LAVORO, LAVORO COL QUALE DOVEVANO SFAMARE LE LORO FAMIGLIE(NON ERANO RISPARMI, NON ERA IL SUPERFLUO) EPPURE NON MI E’ SEMBRATO CHE QUALCUNO SI FOSSE PREOCCUPATO PIU’ DI TANTO. TANT’E’ CHE A TUTT’OGGI GLI STABILI DEL MOLINO SOCIALE SONO ANCORA UTILIZZATI E NON MESSI ALL’ASTA PER PAGARE COLORO CHE DEVONO RISCUOTERE CENTINAIA E CENTINAIA DI MIGLIA DI EURO.