Insieme Possiamo-Lavoro Diritti Beni comuni sul Referendum per il cambiamento della Costituzione

thumbnail“Il NO si impone in maniera inequivocabile. Ora occorre lavorare per dire basta alle leggi vergogna. Oggi non possiamo che essere ampiamente soddisfatti dell’esito referendario.”

La lunga campagna elettorale che ci ha visti largamente impegnati per contrastare la controriforma costituzionale del Governo Renzi ha dato i suoi copiosi frutti.La partecipazione al voto è stata ampia e diffusa e il successo di proporzioni nette: quasi 19 milioni e mezzo di voti e circa il 60% dei votanti a favore della difesa della Costituzione uscita dalla Resistenza Antifascista;

Il tentativo di restringere gli spazi di democrazia voluto da Renzi e dai poteri che lo sostengono ha subito un rifiuto netto.

Lo stravolgimento della Costituzione è stato bloccato, e con esso Il disegno accentratore e neoautoritario, nonché l’arroganza di sovrastare il Parlamento intestandosi una riforma che avrebbe dovuto accreditare Renzi come statista.

Non possiamo dimenticare che ci siamo riusciti nonostante la sproporzione delle forze in campo: finanza internazionale, Governo, Confindustria e sue ramificazioni, grande carta stampata, televisioni, governi di altri stati. Non possiamo neanche scordare uno spregiudicato utilizzo della legge di bilancio: mance e benefici promesse a dipendenti pubblici, pensionati, studenti, per citare solo gli ultimi esempi.

Di fatto gli italiani hanno votato a favore di una rappresentanza parlamentare piena e diretta, a favore di un potere decentrato (Regioni) e a favore dei diritti delle minoranze politiche: tutti questi aspetti sono assai remoti ad una cultura politica di destra.

Difficile rivendicare la vittoria da parte di Forza Italia che aveva contribuito a scrivere questa riforma, o da parte della Lega che ospita nel suo più intimo DNA il mito dell’uomo forte che dopo il voto del 4 Dicembre sarà impossibile riproporre non essendo pensabile nessuna deriva costituzionale in senso presidenzialista.

Questo voto, con queste premesse, mette in luce la possibilità di costruire qualcosa di radicalmente nuovo a “Sinistra” del PD e a questo nettamente alternativo.

Insieme Possiamo ritiene sia necessario ripartire da questo punto cercando di compattare quelle forze che hanno gli stessi valori, che hanno una visione comune della società, del suo sviluppo, della democrazia, della difesa dei beni comuni ed anche alcuni obiettivi immediati per uscire dalla difficile situazione che viene lasciata in eredità.

Infatti il Governo e la maggioranza politica che lo ha sostenuto non sono stati in grado di assicurare neanche l’approvazione di una legge elettorale che ci permetta di tornare a votare.

Quindi il primo passo obbligato è l’abrogazione dell’Italicum in modo che i voti degli elettori e le loro preferenze tornino a contare, che sia eliminato ogni possibile riferimento a liste bloccate, premi di maggioranza (che paradossalmente sono di minoranza!) e altri meccanismi in grado di vanificare il voto popolare.

Come membri attivi di Insieme Possiamo restiamo convinti che la difesa della Costituzione sia stata un’operazione dovuta, ma non sufficiente, a modificare lo stato di cose esistente. In perfetta coerenza con la nostra formazione nel periodo elettorale, con il nostro statuto e il documento politico del 10 aprile scorso che ha sancito la nascita dell’associazione politico/culturale riteniamo che la priorità sia continuare nell’azione di opposizione ferma e decisa cercando di cancellare le leggi imposte da una maggioranza drogata (nei numeri) da una legge dichiarata anticostituzionale: il Jobs Act, lo Sblocca Italia, il Piano casa, la Riforma della scuola, ecc.

Su queste intendiamo continuare la lotta e chiediamo alle forze che su questi valori si riconoscono, di costruire un fronte comune al quale diamo la nostra disponibilità

“Insieme Possiamo-Lavoro Diritti Beni comuni”

Pubblicato da Redazione