La Sinistra di Sansepolcro denuncia la paradossale situazione di Nuove Acque

la sinistra simbolo“Noi paghiamo per sanare i debiti della società mentre i soci si dividono gli utili”
Davvero discutibile la scelta di Nuove Acque di dividersi i ricavi – ancora virtuali – derivati dai conguagli VRG (Vincolo Ricavi Garantiti) mentre la società rimane, nel complesso, profondamente in rosso. Secondo l’ultimo bilancio approvato, al 31 dicembre 2014 Nuove Acque SpA risultava avere un debito di 57.165.000 euro (ai quali si sommano 2.800.000 Euro di interessi) verso soggetti creditori che, evidentemente, dovranno essere rimborsati entro il 2020; a fronte di tale imponente passivo, la società ha inserito nell’utile di esercizio 6.208.000 Euro di crediti che nei prossimi anni saranno addebitati agli utenti come conguagli tariffari.
Tale quadro, inoltre, si aggrava se si considera che l’azienda risulta praticamente ferma sul piano degli investimenti nel territorio e che però, allo stesso tempo, la stessa provvede a corrispondere circa 800.000 Euro l’anno di “consulenze tecniche” ad alcuni suoi stessi soci.
In questa situazione generale fortemente connotata dal passivo dei debiti, ci sembra dunque alquanto paradossale che i soci di Nuove Acque procedano a dividersi gli utili ancora virtuali dei conguagli senza aver prima sanato il grosso deficit della società.
Come Sinistra, al prossimo Consiglio Comunale presenteremo una mozione in cui chiediamo esplicitamente di dare mandato al Sindaco affinché nelle future assemblee di Nuove Acque venga chiesto di non procedere alla spartizione dei dividendi tra gli azionisti, fino a che non sarà ripianata la situazione debitoria dell’azienda.

Chiederemo dunque al Sindaco di esercitare un’azione più che legittima che ha come unico scopo quello di tutelare gli interessi dei cittadini e di evitare un ulteriore, eventuale aumento delle tariffe.
Oltre alla mozione sopra citata, presenteremo anche un’interrogazione contro i solleciti e le pratiche aggressive poste in essere da Nuove Acque SpA nei confronti di tutti quegli utenti che hanno deciso di autoridursi le bollette aderendo alla campagna di “obbedienza civile” per il rispetto dell’esito referendario del giugno 2011: in considerazione del fatto che coloro che si sono ridotti le bollette del 13% sono stati considerati morosi da Nuove Acque, chiederemo al Sindaco se abbia intenzione di intervenire a difesa dei cittadini, oppure voglia avallare tale atteggiamento intimidatorio da parte dell’azienda.
In piena sintonia con i principi (ancora non recepiti) del referendum di quattro anni fa, i documenti che presenteremo in Consiglio Comunale si prefiggono dunque di animare un dibattito politico che sia a livello istituzionale che politico, possa contribuire ad emancipare la gestione della risorsa da illegittime logiche di profitto.
-La Sinistra – Sansepolcro

Pubblicato da Redazione