Lettere in Redazione / Serve un nuovo Socialismo

“”Caro Direttore,

Beppe Sala  (foto) in un bella intervista sul Corriere della Sera dichiara apertamente che “serve un nuovo Socialismo”.

Finalmente qualcuno butta il cuore oltre l’ostacolo e si espone per un cambiamento radicale della società.

Una svolta ragionata, sincera con gli Italiani, ma direi con il mondo, non ci sono i fondi, quelli dell’Europa arriveranno a morto decomposto, servono idee per ridare equilibri alla società, prima che il sacco dei forni si trasformi in tragica consuetudine.

-Non servono giullari che aprono “il parlamento che una scatoletta di tonno”, ma poi la lasciano vuota e a vedere Roma anche a degradare l’ambiente in mezzo alla strada;

non servono sardine suicide che si mettono in scatola da sole;

non serve rottamare il vecchio senza avere nulla di nuovo per sostituirlo;

servono idee nuove per situazioni tragicamente nuove, da persone preparate che le abbiano e abbiano la capacità e la volontà di realizzarle, la saggezza dell’anziano unità al fresco coraggio di molti giovani, quelli che ho descritto con le due righe che ti ho inviato stanotte, vittime del nepotismo, delle lobby, del sottobosco della politica, dei leccaterga che affossano il nuovo per mantenere, conservare, moltiplicare i loro privilegi, spegnendo giorno dopo giorno da quasi trent’anni le speranze di un mondo migliore, di una nuova più solidale società.

Ad ogni intervista dei nostri, maggioranza e opposizione, si blatera solo di contributi, fondi perduti, dazioni date a tutti a pioggia dimenticando il vero problema del dopo covid: la mancanza di mercato.

Diamo i miliardi alla FCA, ma la FCA, se non nascono idee diverse, non vende e non venderà le macchine e quindi diamo i denari e pagheremo anche la cassa integrazione, diamo soldi agli hotel, ma non arrivano i turisti causa la paura diffusa di malattia e futuro, non si vende abbigliamento per risparmia i denari per un domani che si prospetta tortuoso ed incerto.

Finalmente una persona di rilievo che stimiamo, che abbiamo visto al lavoro lavoro (lo ripetiamo due volte non è un errore) ha colto nel segno, l’occasione di ciò che ha evidenziato in modo chiaro la tragica realtà:

-“serve un nuovo Socialismo, una nuova organizzazione di società, nuove idee per muovere il mercato, ridare speranza di futuro a famiglie, imprese e creare una nuova prospettiva di serenità”.

Un saluto cordiale.””

-Fiorenzo Da Ros | 4 Giugno 2020-Fonte: Pensalibero-

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