Mattatoio comprensoriale di Monterchi

Riceviamo da “Monterchi in Movimento” e pubblichiamo:

“”Molti ricorderanno l’incauto acquisto fatto dalla Comunità Montana Valtiberina nel 2002.

L’Ente, insieme a C.C.I.A.A. di Arezzo,  partecipando ad una procedura fallimentare, acquistò il mattatoio privato ex Al.Te.Ca.  per adibirlo ad una struttura di macellazione da utilizzare da parte di tutti i comuni facenti parte del comprensorio della comunità montana,   per un importo di Euro 958.000,00.

Dopo un anno furono affidati dei lavori di ristrutturazione per un importo di circa Euro 600.000,00. Totale della spesa oltre 1.500.000,00 di Euro, soldi pagati con mutui contratti con la Cassa Depositi prestiti ( circa 1.000.000) e il resto con vari contributi.

Tutti soldi pubblici che i Cittadini hanno pagato.

Il mattatoio doveva rappresentare il fiore all’occhiello per gli allevatori della Valtiberina e, al momento dell’acquisto, venne detto che l’intervento si sarebbe autofinanziato poiché, con il ricavato della gestione si sarebbe ricavata la somma necessaria per  pagare le rate dei mutui contratti.

Nel 2004 venne effettuato il l primo tentativo per trovare un gestore, quello che avrebbe garantito l’affare.

Ma non è andata così dato che, nessuno si è mai stato interessato alla gestione del mattatoio, nonostante i vari tentativi effettuati nel corso del tempo.

Nel 2009 gli amministratori iniziarono a pensare ad una soluzione diversa ossia l’alienazione dell’immobile.

Venne avviata così una procedura di vendita al prezzo di Euro 1.340.000 ma il tentativo fallì.

Il ricavato sarebbe stato inferiore alla spesa ma sicuramente ragionevole.

Oggi siamo arrivati all’epilogo di una vicenda che interessa tutta la Valtiberina ma in particolare il nostro Comune.

La giunta Romanelli e la sua maggioranza, con il voto contrario della minoranza, insieme agli altri enti proprietari,ha deciso di svendere l’immobile al prezzo di Euro 304.000,00.

Oltre diecimila metri di terreno edificabile, zona industriale, e 2800 mq. di immobili.

Non sappiamo se il fatto possa costituire un danno erariale per la collettività, di  questo aspetto se ne occuperà la magistratura contabile ma qualche riflessione sulla vicenda vogliamo farla.

  1. Lo spreco di denaro pubblico non è una prerogativa solo del governo centrale poichè, anche nel nostro piccolo, i nostri amministratori locali,  sanno come sprecare i nostri soldi.  Non ne facciamo una questione politica, destra o sinistra, perché sono molte le parti coinvolte, anche se con distinte responsabilità, ma solo una questione di sana amministrazione e di scelte gestionali. Alla fine chi ci ha rimesso sono tutti i cittadini della Valtiberina.
  2. La vicenda va avanti da molti anni e, anche di fronte a difficoltà oggettive di mercato immobiliare non è mai opportuno svendere specie quando si tratta di una cosa pubblica. Oltre diecimila metri di area industriale e duemilaottocento metri di capannone, anche se in condizioni precarie, non possono giustificare una vendita ad un prezzo irrisorio.
  3. Ultimo aspetto e ciliegina sulla torta: Il prezzo di vendita non copre nemmeno il debito delle restanti rate che dovranno essere pagate fino al 31 dicembre 2023 ma…. non basta infatti, la somma incassata dal comune di Monterchi, anziché essere destinata per estinguere il debito, è stata destinata ad altro.
  4. I Cittadini del nostro Comune dovranno pertanto pagare per altri cinque anni un mutuo per un immobile  che non c’è più. Questa è un’altra eredità che ci lascerà la giunta Romanelli.

-Monterchi in Movimento-

Pubblicato da redazione