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Per cercare lo “scoop” certa stampa su carta sta esagerando ancora
Non sapendo come trovare la “notizia” si scomodano anche le Feste Natalizie dal momento che una Dirigente scolastica ha fatto in modo di far posticipare la celebrazione della Messa di Natale per gli studenti delle Scuole medie ed Elementari dalle ore 11.00 alle ore 18.00.
Sansepolcro – Ci si mette il Sacerdote, a quanto sembra “furioso”, così viene descritto, nei confronti di quella Dirigente, ci si mette la “stampa” che univocamente, senza consultare l’accusata, ma evidentemente solo ascoltando quanto raccontato dal “Don”, quasi sembra si voglia tornare al tempo delle “crociate”.
Già è “stata cambiata una tradizione”: “peccato mortale”.
A noi ci sembra piuttosto più l’arrabbiatura del Sacerdote per non aver visto dal pulpito i 500-600 ragazzi, inquadrati e coperti come da routine consolidata, anche se Lui , sempre da come appare nelle note giornalistiche: sembra non abbia digerito assolutamente le motivazioni e, in un primo momento, aveva anche pensato di non celebrare la Messa. “In questo modo non rispettiamo noi stessi e neppure gli altri, perchè facciamo capire che svendiamo la nostra religione. Noi invece rispettiamo tutti, anche quelli non cattolici“.
A questo punto noi facciamo notare che la Fede, la Preghiera è una questione di libertà, e alla Messa ci si va per scelta, non perché rientra nell’orario scolastico.
La posizione della Dirigente scolastica è quella giusta jn una scuola pubblica che è laica e quindi di tutti, a qualsiasi Religione si appartenga e “tutte” vanno rispettate.
Non ci meravigliamo di quello che dice quel Prete (in fondo per lui è una questione di consenso), ma la “colpa” è per il risalto dato dal cronista nello spazio giornalistico, cronista che ha ascoltato solo la versione del Sacerdote, dimenticandosi forse che se fosse stato per il rispetto della tradizione, avevamo ancora la schiavitù e l’Inquisizione.
-Redazione-
BRAVO!!!!! DIRETTORE. Posso anche testimoniare la tua AUTENTICA FEDE, dal momento che ho visto con quale ammirazione hai seguito PAPA FRANCESCO nel corso della udienza a cui abbiamo partecipato poche settimane fa.
Gianfranco
Il problema, a mio parere, è che questa decisione sia stata assunta dalla Dottoressa Cascianini d’imperio senza consultare le istituzioni connesse (consiglio di classe ecc)
Se ciò fosse vero si profila l’esercizio di imporre le proprie decisioni ed i propri convincimenti per l’autorità alla quale siamo chiamati. E’ vero la santa messa deve essere un momento di libera e spontanea partecipazione ci mancherebbe. Diversa è l’arroganza di chi pretende di imporre i propri convincimenti a prescindere. La signora diviene sempre più nota per questo modo di esercitare il suo incarico che crea situazioni eclatanti a prescindere dalla natura dei problemi. Senza giudicare va preso atto che la posizione professionale e intoccabile per cui bisogna purtroppo accettare tutto passivamente senza possibilità di discussione. Se mi posso permettere un consiglio le decisioni vanno prese coinvolgendo gli altri il più possibile.
Opinione Personale
Rispondendo al signor “Pomodoro” – fa uno strano effetto replicare ad una verdura, sarebbe meglio usare sempre e comunque un nome di battesimo – dico che gli organi scolastici (collegio docenti in primis) erano perfettamente a conoscenza della decisione.
Semmai è successo negli anni precedenti, quando la Messa era d’imperio collocata al mattino durante l’attività scolastica, che gli organi scolastici muovevano molte obiezioni.
Sull’intera questione, un plauso alla dirigente Laura Cascianini per aver preso una decisione che, da un lato, ha sottolineato la laicità dell’istituzione scolastica, prerogativa che in molti si dimenticano troppo spesso, e in secondo perchè la Messa fissata al pomeriggio ha permesso a tanti genitori di essere presenti con i loro ragazzi.
Io ero presente con mia moglie e mia figlia, sono stato felice di partecipare e mi auguro per il futuro che una simile esperienza si possa ripetere.
Se poi la cosa non va bene al parroco del Duomo pazienza, il Borgo è pieno di chiese belle e ospitali.
Francesco
Intanto vorrei far notare al direttore del Fendente che in lingua italiana corretta è d’uopo esprimersi con “a noi sembra”, oppure “ci sembra”.
“A noi ci sembra” è da considerarsi errore grave a livello di lingua scritta, ancor più se a commetterlo è un direttore di giornale! Bah… del resto in questo generale scadimento ci sta pure questo.
Che dire poi del signor Francesco, il quale sicuramente sarà uno di quei cristiani praticanti e ferventi che non manca una messa nemmeno se non è di precetto e che tanto ha a cuore il potervi partecipare con moglie e figlia anche in occasione del Natale a scuola, ma che con l’esimio Assisiate di cui porta il nome – di battesimo – ci azzecca ben poco?
A lui e a chi comunque la pensa come lui mi sento di dire che qui non si tratta di tifare per la squadra della preside o quella del prete; portiamo le argomentazioni su di un livello un filino più alto: la messa della scuola, se appunto è della scuola, la si fa in orario scolastico, in quanto la si ritiene parte integrante di un percorso culturale; in questo modo diventa esperienza di confronto all’interno della classe e momento socialmente forte.
Se poi si vuol ovviare al farla coincidere con l’orario scolastico, per questioni squisitamente attinenti alla legalità (non tutto ciò che è legale è giusto e viceversa!), basta fare come avevano sempre fatto negli anni passati con il vecchio Dirigente che – non mi risulta per imperio, ma per votazione! – inseriva l’evento Messa nelle prime due ore della fascia antimeridiana come attività extra-curricolare, cioè a dire non facente parte delle ore destinate alla didattica curricolare( nelle quali per intendersi gli insegnanti sono tenuti a firmare nel registro di presenza e a segnare le assenze ).
Gli insegnanti di mia figlia, e mia figlia pure, riferivano sempre, ogni anno, come la messa si fosse svolta: raccontavano di un momento importante, parlavano di raccoglimento… di clima festoso, alla presenza di tutti le classi e gli insegnanti, fatta eccezione per quelli che rimanevano a scuola con coloro che liberamente decidevano di rimanervi: musulmani, atei, cattolici non praticanti…C’era pure chi preferiva entrare a scuola alle 10,30, senza tema di figurare assente nelle prime ore, appunto!
Piuttosto, emarginare la messa in un segmento extra-scuola assume il significato classista proprio di chi sente di appartenere ad un’ élite cattolica e vuol farne “cosa nostra”, portando al minimo possibile l’eventualità di partecipazioni “altre” e – nonostante si faccia un gran parlare di intercultura – non ben accette! Banale e pericolosissima quindi la motivazione dell’andare incontro a chi è di religione diversa spostando la messa al di fuori dell’orario scolastico; da inscriversi in toto al trend culturale dell’interculuralità della forma ma non della sostanza, dell’apparire ma non dell’essere…che ben si sposa con l’atteggiamento tipico dei sepolcri imbiancati. Beh, non a caso siamo a Sansepolcro!
Caro mio bel bambino extra-comunitario, ti vogliamo tanto bene, ci sei pure simpatico, siamo contenti che tu abbia scelto di vivere in un paese dove il 90% dell’arte è sacra, che tu abbia scelto proprio Sansepolcro, la città della Resurrezione, che tu frequenti una scuola statale dove l’insegnamento della religione cattolica non è catechesi, ma storia della religione( che però è facoltativa in orario scolastico e non extrascolastico! Come la Messa degli anni passati!), che tu ti integri con noi, che tu scelga di frequentare pure le scuole cattoliche come le Maestre Pie o che tu vada al doposcuola all’oratorio della Cattedrale di don Alberto Gallorini per migliorare il tuo successo scolastico…volentieri ti abbiamo venduto il polpettone del Millenario e dei pellegrini, i fondatori della nuova Gerusalemme di cui sentiamo anche te essere parte… ma la messa no, quella no! Quella la spostiamo alla sera proprio per il grande rispetto che portiamo a te… potremmo urtare la tua sensibilità di bimbo traumatizzandola per sempre! Non sia mai!!!
Per cui, caro bambino, in questi giorni di festa, vedi bene di non fare la Via Maestra: potresti pericolosamente scontrarti con un un presepe che quei razzisti di commercianti hanno messo in vetrina! Oppure incontrare un Babbo Natale, alias Santa Claus, alias San Nicola…San??? Orrore!!!!
Mi chiedo allora: non è emarginante per questi bambini non cattolici fare vacanza durante le feste del Natale che è una festa, fino a prova contraria, cristiana? Perché poveri piccoli umiliarli così? E con quale imperio poi: per noi è festa, ergo deve esserlo anche per voi!!!
Propongo ai presidi di attivare il volontariato dei genitori durante le vacanze natalizie per garantire ai non cattolici il diritto di frequenza!!!!
Ah… basta poi con le fregnacce del tipo: alla messa di sera partecipano anche i genitori! Magari quelli pensassero
a portarli alla messa con sé la domenica e a mandarli al catechismo se credono tanto nei benefici della Santa Messa, dove è presente il Corpo di Cristo…poverino, ancora una volta strumentalizzato e vilipeso!.
Basta nascondersi dietro questi ridicoli alibi dalle velleità intellettual-poltico-sociologiche.
Quelli che danno addosso al prete sono quelli ai quali della religione non gliene frega niente o- ancor peggio- la hanno in odio perché stridente con le loro personali scelte di vita e preferiscono relegarla e – chissà – nemmeno svenderla, piuttosto regalarla!
Ndr.- Caro amico lettore, siamo ancora in periodo Natalizio quindi non Ti rispondiamo come meriteresti perchè Natale dovrebbe essere un “momento” di Pace, quindi non andiamo oltre nell’analizzare la tua “molto strana risposta”.
Perdonaci se abbiamo usato solo la definizioone “strana”.
Per quanto riguarda l’errore nel formulare la frase: “a noi ci sembra” invece che “a noi sembra”, chiediamo ‘venia’, però, magari se tu avessi “firmato” il tuo commento invece di usare l’anonimato, saremmo potuti venire da Te, per eventuali lezioni d’italiano.
Il tuo anonimato è indice di “poco buon Cristiano cattolico”
-il Direttore Gino Dente-
Egregio direttore,
attendo con ansia , al termine del periodo natalizio, la debita analisi della mia “molto strana risposta”, per favore con buone argomentazioni.
Intanto La ringrazio infinitamente per la definizione di “strana” in riferimento alla mia riflessione: etimologicamente “strano” ha la stessa derivazione di “estraneo”, a significare qualcosa che è “extra”, al di fuori cioè del sentire comune. Che la mia visione sia antitetica a quella generale è lapalissiano e, per me, rincuorante.
Non vedo poi differenza alcuna tra un nome di battesimo come Gianfranco e Francesco, o uno pseudonimo come Pomodoro e Cam.
Mi creda, l’essere cattolico attiene a ben altro, ma se lei è un ascoltatore attivo di Papa Francesco lo saprà senz’altro meglio di me!
Grazie.
Ndr.- Vada tranquillo, Papa Francesco lo seguo e Le posso dire che “allontana” certe “”tradizioni”” che sembrano solo il tentativo per “non” perdere un “certo potere”.
A proposito del “Suo anonimato”, Le ripeto che: NON LE FA ONORE, insomma “non è comportamento da buon Cristiano”, si somiglia molto di più al “Fariseo”.
Lei sicuramente, se fosse vissuto al tempo delle “persecuzioni contro i Cristiani”: si sarebbe sempre salvato in quanto senza un nome “è nessuno”.
-il direttore-
Per la miseria, Omero su Nessuno ha scritto l’Odissea!
Lei continua a riempirmi di complimenti indebiti!
La ringrazio per essere passato dal registro del “tu” a quello del “lei”.
Sono convinto anch’io che al tempo delle persecuzioni cristiane mi sarei salvato, nell’anima …forse,nel corpo chi lo sa!
Mi spiace informarla di una verità storica alquanto nota: al tempo delle persecuzioni contro i cristiani, questi si rinominavano con pseudonimi noti solo all’ecumene.
Ndr.- Signor “Nessuno” (ora ho messo anche la maiuscola), forse Lei cerca di imitare le scemenze del “comico” Grillo.
Dimenticavo, ho i miei dubbi: “Lei non si sarebbe salvato di sicuro nell’anima, nel corpo senza dubbio”.
-Il direttore-
Può essere, in fondo mi ritengo un povero peccatore per tanti motivi che non sono quello di firmarmi Cam; comunque mi conforta il fatto che qualcuno possa con certezza giudicare la possibilità di salvazione o meno di un suo simile.
Buonanotte
Francesco. A me non interessa cosa ha stabilito il Corpo Docente insieme al Dirigente Scolatico ma quello che hanno stabilito i “Clienti” ovverosia i genitori che vi assicurano lavoro e stipendio e ai quali dovete rendere un servizio. Detto questo non voglio proseguire nella discussione anche perchè la libertà di firmare i propri commenti è un diritto internazionalmente riconosciuto (diritto di opinione) sancito anche dalla nostra Costituzione salvo i casi in cui si arrechi offesa e/o diffamazione cosa che io evito sistematicamente e consapevolmente. E’ la mia personale opinione.
Caro Francesco , mi è molto piaciuto il suo esordio, quando dice di provare un certo disagio nel RISPONDERE A UNA VERDURA.
Mi è piaciuto per la brillante battuta ma anche perchè condivido il disgusto (questo io provo, non so lei) per tutti quelli che si vergognano a sottoscrivere le loro opinioni. Purtroppo a me tocca di replicare a uno che dopo avere redarguito il direttore per la sua inadeguatezza verbale si firma CAM.
FIRMA PIUTTOSTO SIBILLINA, dietro la quale non e facile individuare QUALE ORTAGGIO possa celarsi.
Secondo la Bibbia ,Cam era il nome del secondogenito di Noè,che sorpreso nudo perchè ubriaco, fu causa della maledizione che ricadde sul figlio CANAAN e la sua discendenza. Secondo la Genesi CAM è considerato il capostipite degli abitanti dell Africa e dell Asia ocidentale. BEL ROMPICAPO QUINDI.
Il nostro interlocutore avrà scelto volutamente questo nome (visto il tono da FERVENTE TEMPLARE di cui è pervaso il suo vigoroso,febbricitante intervento???).
Chi sa quale messaggio esoterico si cela in questa scelta del nome, dal momento che nei contenuti,è un frasario che ho sentito spesso,a scuola e nei dibattiti televisivi (avrà sentito anche lei,PER FARE UN ESEMPIO : FORMIGONI , LA GELMINI ECC…..).
Sostenuti da un fervore appassionato nell’affermare le LORO VERITA’ ASSOLUTE.
Non ho argomentazioni da contrapporre ,anche perchè non servirebbe a nulla.
Mi viene però una considerazione-domanda: “QUANTO DOVRA’ FATICARE L’ATTUALE PONTEFICE, PER RIMEDIARE I DANNI CHE QUESTI INDIVIDUI HANNO FATTO E STANNO FACENDO , AFFINCHE’ POSSA AFFERMARSI IN LIBERTA’ UN AUTENTICO PENSIERO CRISTIANO ????”
-Gianfranco-
Se per studio della religione si intente insegnare la bibbia ed il vangelo,allora vuol dire che siamo ancora ai tempi delle crociate.
Non vengono insegnate le preghiere, l’unica cosa che differenzia dalla dottrina.
Sarebbe meglio se l’ora di “religione cattolica” venisse cambiata in “studio delle religioni”, forse i nostri figli riuscirebbero a farci capire che tutti questi discorsi sulle diversità sono fregnacce, loro crescono senza pregiudizi razziali, perché sono nati in una società ormai già multietnica.
Se vuoi andare alla messa hai a disposizione svariati orari durante tutta la settimana,non vedo il perché doveva obbligatoriamente svolgersi al mattino.
Pioggia, neve,nebbia non importava! Tutti i bambini alla messa a piedi in mezzo alle nostre strade “sicure” accompagnati dai docenti che dovevano farsi carico di certe responsabilita’. Bambini anche di soli cinque anni.
Allora, perché non proponiamo al parroco di andare lui nei locali della scuola (magari la palestra)a celebrare messa?
E poi diciamo come stanno le cose…tutto sto caos perché??? Forse perché non c’ è andato quasi nessuno in duomo?!?!?!
Siamo ormai nel 2014 e rimane difficile fare il mestiere del sacerdote dove la scienza la fa da padrona e gli scandali della chiesa non aiutano di certo.
Un suggerimento a don Alberto: nel prossimo sermone,invece di parlare di orari della messa per la scuola, provi a parlare della situazione edilizia scolastica presente a Sansepolcro, dove non esiste o quasi una struttura in regola con le normative igieniche e di sicurezza.
Una scuola laica in uno stato laico,
una scuola libera in uno stato libero.
Alessio
Due risposte.
Al rappresentante delle verdure dico di mettersi d’accordo con sè stesso. Prima scrive “decisione d’imperio della dirigente senza consultarsi con gli organi scolastici” poi che “non mi interessa cosa hanno deciso dirigente e collegio docenti”. Si decida, delle due l’una. Le ho semplicemente fatto notare che la decisione della Messa al pomeriggio era stata portata in Collegio docenti dalla dirigente, senza che alcuno – in quella occasione – ebbe nulla da obiettare. Quanto al resto, magari si informi meglio. Il sottoscritto è “cliente” come lei, nel senso che a me non assicurano nè stipendio nè lavoro i genitori. Sono genitore pure io e non lavoro per la scuola. Poi faccia come crede per quanto riguarda la firma. Io la mia preferisco sempre metterla, senza nascondermi dietro pseudonimi di facciata e di interesse, il diritto internazionale lo lascio per questioni più importanti.
All’altro anonimo, il signor Cam, dico invece che se il “filino più alto del discorso” è quello da lei tracciato nel suo dotto e prolisso intervento bè, son felice di far parte di chi sta più in basso. Con l’esimio assisiate ci azzecco ben poco, ha ragione lei, ci mancherebbe anche. Non sono nè fervente cristiano nè praticante, sono un umile peccatore. Lei invece non so con chi o con cosa c’azzecca, nè francamente mi interessa. L’unica cosa che ho carpito dal suo trattato è che nel 2013, anzi ormai nel 2014, qualcuno è rimasto con la mente all’epoca della Santa Inquisizione.
Francesco