Potere al Popolo: pone una domanda di pubblico interesse sulla questione Chimet spa

“”Come è possibile anche soltanto “pensare” di poter triplicare uno stabilimento come la CHIMET SpA, tanto da farla diventare la più grande industria del genere in Europa, senza preoccuparsi del fatto che in 5 (cinque) chilometri quadrati di territorio nei Comuni di Civitella (Badia al Pino-Tegoleto-Pieve al Toppo-Tuori-Ciggiano), di Arezzo (S. Zeno-Olmo-Ripa di Olmo-Frassineto-Agazzi-Ponte a Chiani-Chiani-Battifolle-Ruscello-S. Giuliano) e di M. S. Savino (Cesa-Alberoro-Montagnano) si concentrano ben 10 industrie insalubri di 1°classe? “”

Ecco quali sono e cosa smaltiscono:

  1. CHIMET SpA di Badia al Pino, Comune di Civitella (autorizzata all’incenerimento di 8.000 t/a di Rifiuti Speciali Pericolosi e 4.500 t/a di Rifiuti Speciali non Pericolosi, con deroghe concesse fino al 2007 che hanno portato alla combustione di 15.000 t/a di Pericolosi e 7.000 t/a di non Pericolosi). Il progetto depositato per la V.I.A. in Regione Toscana, per il quale sta per essere convocata la conferenza dei servizi, prevede a regime di trattare 24.000 t/annue di rifiuti speciali, di cui “potenzialmente” pericolosi fino al massimo, cioè 24.000 t/a.;
  2. AISA Impianti SpA di San Zeno, inceneritore/termovalorizzatore di rifiuti urbani ed assimilati autorizzato alla combustione di circa 46.000 t/a di R.S.U. trattati e tal-quali (è stato autorizzato un revamping dalla Regione Toscana per un incremento di 4.000 t/a di indifferenziati/tal-quali rispetto alle storiche 42.000 t/a). Normativamente è sempre vigente il Piano Straordinario Rifiuti di ATO Toscana Sud del 2008 – messo a gara e aggiudicato a Seitoscana nel 2013 – confermato dal PRB regionale del 2014, che prevederebbe un nuovo impianto da 75.000/84.000 t/a di rifiuti da bruciare, ma ormai sembra appurato che non se ne faccia nulla;
  3. SAFIMET SpA  di San Zeno, legittimata a trattare/termodistruggere circa 1.200 t/a di Rifiuti Speciali Pericolosi (con finalità di recupero di preziosi ed effettuato con forni a griglia dediti alla combustione di residui delle lavorazioni orafe). E’ stata autorizzata (A.I.A.) dalla Provincia di Arezzo nel 2006 e poi nel 2013 a spostarsi da una zona di S. Zeno ad un’altra – proprio di fronte ad AISA, in V. Dei Mori – ed entrambe si trovano a poco più di 4 km di distanza in linea d’aria dalla CHIMET SpA. Dalle notevoli dimensioni della nuova SAFIMET e da notizie provenienti dagli Uffici VIA della Regione, pare che sia in procinto di chiedere incrementi di potenzialità di trattamento di rifiuti tossico-nocivi (insomma, solo per adesso è una Chimet “in dodicesimi”);
  4. CABRO SpA di San Zeno, autorizzata dalla Provincia di Arezzo nel 2003 e poi nel 2008 allo smaltimento e recupero di rifiuti Pericolosi e non Pericolosi (recupero metalli preziosi a caldo – quindi con combustione – stoccaggio e messa in riserva, per un massimo di circa 500 t/a);
  5. SICAM SpA, di San Zeno, azienda di recupero metalli preziosi per via termica/combustione (per un massimo di circa 730 t/a) autorizzata dall Provincia di Arezzo nel 2003 e poi nel 2007;
  6. MIALMA SrL San Zeno, di cui si è parlato recentemente (pare siano stati apposti sigilli l’azienda);
  1. ROMANA MACERI Centro Italia SrL di Badia al Pino, che gestisce l’attività di deposito, stoccaggio e trattamento di rifiuti pericolosi, con riclassificazione e riconfezionamento (con la CHIMET praticamente si “vedono”…). Tratta fino a 3.000 t/a di rifiuti pericolosi, con autorizzazioni provinciali del 2004 e del 2009;
  2. ROMANA MACERI Centro Italia SrL in Loc. Tuori, dove ha la sede legale è stata autorizzata dalla Provincia di Arezzo nel 2003 e nel 2008 alla disidratazione e miscelazione di rifiuti con riclassificazione, finalizzato al recupero, anche energetico (combustione) di rifiuti provenienti da attività industriali, commerciali ed agricole, nonché di materiali di scarto di varia natura (per un massimo di 10.000 t/a di rifiuti non pericolosi e 3.000 t/a di rifiuti pericolosi). Da Tuori la CHIMET dista in linea d’aria circa 1,6 km, mentre l’AISA si trova a poco più di 4 km;
  3. ROMANA MACERI Centro Italia Srl gestisce sin dal 2002 l’impianto di recupero energetico all’interno dello stabilimento di proprietà della Del Tongo Industrie, V. Aretina Nord 163, Loc. Tegoleto in Comune di Civitella, è concesso dalla Provincia di Arezzo di bruciare rifiuti provenienti dalla lavorazione del legno (trattato e non trattato) e affini per 3.500 t/a (ma con taglia effettiva del forno da 20.000 t/a e con potenza termica nominale di 6 MW). La distanza in linea d’aria di questo impianto dalla CHIMET è di circa 1,5 km mentre l’AISA, la CABRO, la SICAM, la MIALMA e la SAFIMET di San Zeno sono localizzati a poco più di 3 km;
  4. PAVIMENTAL SpA, Loc. Case Rosse 12 Tuori, è autorizzata dalla Provincia di Arezzo nel 2001 e nel 2010 allo stoccaggio/messa in riserva fino a 50.000 t/a (anche) di miscele bituminose contenenti catrame di carbone.

Senza dimenticare che questo territorio subisce un ulteriore inquinamento per la presenza di una pesante viabilità : A1, E78, SS73 e SR71.

-Potere al Popolo – Arezzo-

Pubblicao da Redazione