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PRC Anghiari: Strada provinciale SP43, in loc. Mezzavia, non doveva essere messa in sicurezza prima dell’estate?
Tutti ci ricordiamo l’improvvisa modifica della segnaletica verticale, avvenuta lo scorso aprile, nella SP43 della Libbia nel rettilineo che conduce dal confine di Sansepolcro ad Anghiari dove è stato abbassato il limite di velocità da 70km/h a 50Km/h in nome della sicurezza e del manto stradale dissestato.
A nostro avviso, in nome della sicurezza stradale e della prevenzione, va benissimo ma ci sorgono alcune perplessità soprattutto quando, a seguito di un comunicato stampa, la Provincia di Arezzo dichiarava che l’intervento era “provvisorio” in attesa di una nuova bitumatura già in programma prima dell’estate.
Nel corso degli ultimi mesi in quel tratto di strada con una certa frequenza, da parte della Polizia Provinciale, vengono effettuati dei controlli sulla regolarità della revisione dei veicoli che transitano, a tal proposito le voci di un autovelox sono infondate, ma resta il fatto che in attesa di una bitumatura per la sicurezza della circolazione dei veicoli si eseguano dei controlli proprio in un rettilineo molto consono a differenza delle altre strade provinciali.
Altre strade provinciali spesso, in alcuni punti, hanno il manto stradale peggiore e, trattandosi perlopiù di valichi dove quindi la pericolosità è più elevata, ci domandiamo perchè proprio quel tratto di strada è stato interessato a una modifica della circolazione in nome e in attesa di un nuovo asfalto?
Ci chiediamo come mai non è stata data priorità a strade che in questa zona, la Valtiberina, collegano vari comuni come ad esempio la SP47 che collega Anghiari, Caprese Michelangelo e Pieve Santo Stefano? (Cosa sta facendo l’attuale amministrazione anghiarese? -Ndr.-)
Oppure strade provinciali secondarie, sempre molto utilizzate, che versano in condizioni pessime tipo la SP54 o la SP57?
Un problema che si manifesta in tutta le strade della Provincia che collegano importanti centri abitati dove, sempre più spesso, ci sarebbe bisogno d’interventi importanti rispetto ai quali l’ente provinciale fatica a far fronte a causa della scellerata “legge Del Rio”, legge che alle provincie le ha svuotate di risorse utili da destinare alle strade.
Come PRC Anghiari crediamo sia opportuno essere chiari con i cittadini e gli utenti della strada su quello che si voglia fare;
-se la Provincia adotta questi tipi di rimedi, provvisori, per la sicurezza stradale deve poi far fronte alla totale sicurezza della circolazione dei veicoli non solo con controlli e con l’abbassamento della velocità ma anche con il rifacimento dei tratti, come dichiarato a mezzo stampa a metà aprile.
La stessa solerzia la apprezzeremmo se venisse attuata su tutti i tratti stradali di competenza, non solo quelli utili a fermare i veicoli e procedere con ammende: la prevenzione è molto altro.
-Partito della Rifondazione Comunista – Anghiari-
Pubblicato da Redazione
Ci sarebbe da dire molto anche sullo stato di dissesto e pericolosità delle strade interne o limitrofe al centro abitato, sotto gli occhi di tutti per esempio la assoluta mancanza di segnaletica orizzontale, alla giunta Maggini-Polcri non avanza qualche secchio di vernice?
Ben vengano tali comunicati, sperando che non rimangano fini a stessi ma si producano in qualche richiesta informativa presso gli uffici competenti.
Sennò serviranno solo a palesare l’esistenza in vita del partito..
Caro Manuel, il Partito c’è ed esiste.
I comunicati li facciamo per denunciare quello che non va ma sopratutto per dire che vigiliamo e non ci facciamo prendere per il “naso” da nessuno.
Ultimamente vediamo fare politica con proclami, selfie, cerimonie e eventi vari ma ai problemi veri purtroppo i partiti maggiori dopo le elezioni se ne scordano.
Noi dove abbiamo rappresentanze facciamo opposizione, dove non ci siamo vigiliamo e ricordiamo che politica non è promettere o proclamare ma fare.
Non siamo di certo i più puri, ma dobbiamo tornare a esserci con i nostri ideali e la nostra coerenza, la serietà di un partito che si definisce comunista è quella di lavorare per il bene della collettività, del popolo, per il lavoro e i beni comuni.
Ci siamo, confidiamo che i cittadini, sempre più delusi dalla politica, smettano con i mal di pancia e tornino a fare politica seria per il bene della comunità, sopratutto a livello locale.
Un abbraccio
Apprezzo l’intervento.
Il mio commento era volutamente provocatorio e però speranzoso che oltre ai comunicati ci sia qualcos’altro.
Ha poco senso ululare alla luna e non fare fattivamente qualcosa.
Nel caso specifico, dispiace ricordare, che personalmente io ho inviato una mail a tutti gli uffici preposti e ciò lo può dimostrare il direttore il quale ha pubblicato la mia missiva.
Si vada a leggere cosa ho scritto nella presentazione della mia Mail fatta appunto al direttore de Il Fendente.
Cosa voglio dire con questo…
Se lo faccio io, figuriamoci se non lo può fare un partito o movimento come il vostro, che forse e dico forse, avete “qualche” conoscenza in più….
Saluti Manuel