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Racconto di fantapolitica sull’inceneritore AISA di San Zeno? Mica poi tanto…

Lettera che riceviamo e pubblichiamo.
Nell’anno 2019, si stipula il seguente accordo politico informale tra:
– il Presidente della Regione Toscana Rossi, esponente di spicco di LeU;
– il PD regionale toscano;
– il PD di Terranuova B.ni con il Sindaco Chienni (impiegato in aspettativa di Seitoscana, all’interno della quale ci sono le
società S.T.A., C.S.A. ed A.I.S.A.);
– il PD provinciale aretino;
– il centrodestra aretino, con il Sindaco Ghinelli e l’Assessore Sacchetti (dal luglio 2011 Dirigente dell’area Progettazione e
Sviluppo della C.S.A. Impianti) con l’avallo di Forza Italia;
– le società miste pubblico-private interessate, cioè A.I.S.A, Impianti – C.S.A. Impianti – S.T.A., con “ammenicoli” annessi &
connessi.

Considerato che il Termovalorizzatore per l’Area Metropolitana fiorentina – quello di Case Passerini, che avrebbe dovuto
essere al servizio dell’ATO Rifiuti Toscana Centro (Firenze, Pistoia, Prato) – per ragioni d’interesse prettamente politico,
verrà stralciato dalla pianificazione regionale sui rifiuti (di prossima rivisitazione, dopo il primo step del 2014) e quindi non
più costruito;
Ritenuto che non è sostenibile – per ragioni d’interesse politico – pensare di mettere in agenda un’altra capiente discarica per
rifiuti urbani ed assimilati, che possa servire per mettere a dimora i rifiuti della medesima Area Metropolitana fiorentina, men
che meno in Loc. Le Borra a Figline Valdarno, data la vicinanza di questo sito all’attuale Discarica di Podere Rota a
Terranuova B.ni;
Visto che sull’inceneritore di Scarlino (Gr) non riusciamo a cavare un “ragno dal buco” (per la quinta volta la V.I.A. è stata
annullata dal Consiglio di Stato) perché ne abbiamo combinate di cotte e di crude e proprio non riusciamo a farlo
riaccendere;
Preso atto, conseguentemente, che è necessario – anzi indispensabile – continuare a smaltire i residui dei “principi fiorentini”
altrove, preferibilmente nel “cortile di casa”, cioè nel territorio della provincia dei “botoli ringhiosi”, proseguendo
imperterriti nel considerare Arezzo e il suo contado come cassonetto preferito dell’immondizia e come forno dove bruciare
una parte dei nostri scarti;
Ritenuto, pertanto, che occorre prevedere il raddoppio (fino a 78.000 t/a) della potenzialità termovalorizzatrice dell’impianto
di San Zeno e di procedere altresì alla proroga dell’utilizzo della Discarica Podere Rota a Terranuova B.ni, almeno sino al
2030 e anche tramite – al termine delle volumetrie residue attuali – l’utilizzo della tecnica del “sormonto”, onde provvedere
alle necessità di cui sopra;
Visto che ce ne importa “il giusto” del fatto che nelle conclusioni del progetto europeo
HIA21-LIFE10 ENV/IT/000331, incentrato proprio sull’area dell’inceneritore di San Zeno – e limitrofe – e terminato pochi anni fa, nell’ultima pagina del documento denominato “Lo studio di coorte modello epidemiologico-Risultati”, sia riportato questo:
RISULTATI IN EVIDENZA – ECCESSI DI OSPEDALIZZAZIONE:
-Malattie cardiovascolari per entrambi i sessi (di rilevanza statistica per gli uomini);
-Malattie urinarie per entrambi i generi, più evidente per le femmine;
ECCESSI DI MORTALITA’:
-Mortalità generale per i maschi;
-Malattie cardiovascolari per i maschi; Malattie ischemiche per entrambi i sessi (emerse in eccesso statisticamente significativo per gli uomini);
-Malattie respiratorie per le femmine (emerse in eccesso statisticamente significativo) in particolare per quelle acute; Si segnala un eccesso di leucemie per i soggetti esposti (classe 2+3);
EVENTI AVVERSI DELLA RIPRODUZIONE:
Nascite pretermine e Piccoli per età gestazionale”.
Tanto premesso, si stipula l’accordo politico informale espresso in narrativa, diconsi un “Patto del Nazareno in salsa
aretina”…
-f/to Fausto Tenti, il solito cittadino inferocito…-
Pubblicato da Redazione