Renzi: “Nessun pregiudizio su Conte” / Ma punta a un altro premier

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Dopo essere tornato in tutta fretta  da una conferenza a Ryad, in Arabia Saudita,  Matteo Renzi  aveva confermato la linea che Italia Viva avrebbe tenuto al Quirinale,  per le consultazioni con Mattarella:
– “Al Quirinale senza pregiudizi”,  significando che i renziani non avrebbero fatto  al Capo dello Stato il nome del premier dimissionario, ma non avrebbero proposto  nemmeno un’altra figura.

Eppure qualsiasi governo guidato da Conte e appoggiato da Iv (che da parte sua preferirebbe una figura come Dario Franceschini) dovrebbe segnare una discontinuità con il precedente, fa sapere il coordinatore Ettore Rosato.
Lo ribadisce anche l’ex capo delegazione Teresa Bellanova, per cui la terza investitura di Conte non può essere scontata o incisa sulla roccia, né una condizione per formare il futuro esecutivo.
D’altra parte, per alcuni, potrebbe essere proprio la discontinuità su Palazzo Chigi a rappresentare una condizione per l’ingresso in maggiorana .
Renzi intanto è convinto che il premier avrà difficoltà a trovare i numeri per andare avanti in modo stabile senza i suoi 18.
Il nuovo gruppo parlamentare che si è costituito ieri in Senato con il simbolo del Maie – “Europeisti Maie centro democratico” è formato da 10 senatori che avevano già votato la fiducia al governo, e che dunque non possono essere determinanti per lo scatto verso la maggioranza assoluta in Senato, salvo nuovi ingressi.
Tra le fila dei renziani, inoltre, quasi nessuno ha disertato le indicazioni del leader, e ieri sono arrivate le prime smentite da Forza Italia sulla possibilità che alcuni senatori entrino nel gruppo dei “responsabili” di Conte.
Renzi lo sa, e spetta a lui ancora una volta decidere come andare avanti:
-può completare l’opera e far saltare definitivamente la testa a Conte aprendo la strada a un nuovo premier,
-o invece fermare la sua crociata e rientrare in maggioranza continuando a tenere il punto, con una vittoria politica in tasca.
L’esecutivo dovrà mostrare un più netto cambio di passo: il Recovery Fund, si legge nella e-news, “non è ancora all’altezza delle aspettative” e il piano vaccini gestito da Arcuri “mostra evidenti ritardi”

L’ipotesi a cui però non pensa Renzi è che bloccare la strada al Conte ter potrebbe essere un problema per alcuni esponenti di Iv e provocare una spaccatura all’interno del gruppo, con alcuni disposti a tornare nel Partito Democratico

-di  Marta Vigneri– Pubblicato da Redazione