Aldo Moro, Paolo VI e il mistero dei 10 miliardi di lire per il riscatto
Chi portò a Castel Gandolfo tutti quei soldi? E, soprattutto, dove finirono?
Castelgandolfo, residenza pontificia, 6 maggio 1978. Aldo Moro è prigioniero delle Brigate Rosse da oltre 50 giorni e Papa Paolo VI ne parla con monsignor Cesare Curioni, responsabile dei cappellani carcerari, il quale aveva attivato molteplici contatti per arrivare alla liberazione dell’ostaggio.
Al colloquio assiste anche mons. Fabio Fabbri, segretario di don Curioni. D’improvviso il Papa, nel suo studio, si avvicina ad una consolle coperta con un panno di ciniglia azzurra e solleva un lembo: compare una montagna di soldi, mazzette di dollari, con fascette di una banca ebraica, del valore di circa dieci miliardi di lire, messi a disposizione per il riscatto. Ma tre giorni dopo, il 9 maggio, il corpo senza vita di Moro viene ritrovato in via Caetani, nel centro di Roma. (altro…)
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