Il Cav diserta la piazza a Napoli. E la Svizzera lo gela sul fisco

images“Disturbi visivi” causati da un “distacco posteriore del vitreo monolaterale”.

E’ questa, viene spiegato in una nota, la ragione per cui i medici hanno “imposto” a Silvio Berlusconi di non partecipare al comizio di chiusura della campagna elettorale previsto a Napoli. La condizione di salute, si sottolinea in un comunicato, sarebbe stata “incompatibile con le indicazioni terapeutiche prescritte dagli specialisti”.
“Il presidente Berlusconi, si legge, lamenta disturbi visivi da qualche giorno. Si tratta del distacco posteriore del vitreo monolaterale. Ciò significa la separazione del gel vitreale dalla retina posteriore. E’ un’evenienza fisiologica perché il vitreo degenera dall’età di 18 anni e il distacco può occorrere a qualsiasi età. E’ comune nel 60% della popolazione e, se trascurato, può portare a patologia maculare”.
“Per queste ragioni, si spiega ancora, la terapia prescritta è: idratazione. evitare movimenti fisici che condizionerebbero l’assestamento del vitreo (quindi, cautela anche per traumi minori). La diagnosi è stata confermata dal professor Francesco Bandello di Milano e dal professor Mario Stirpe di Roma. Acquisita la diagnosi e la terapia indicata, il medico curante, professor Alberto Zangrillo, ha imposto al presidente Berlusconi di annullare la presenza alla manifestazione di Napoli, in quanto incompatibile con le indicazioni terapeutiche prescritte dagli specialisti”.

La Svizzera frena sull’ipotesi di accordo fiscale con l’Italia evocata da Silvio Berlusconi come compensazione per la restituzione dell’Imu: secondo la risposta del ministro delle Finanze di Berna Eveline Widmer-Schlumpf all’interrogazione parlamentare di una deputata socialista, come riporta oggi l’International Business Times, non è prevedibile che un accordo entri in vigore prima del 2015.
“A causa del periodo elettorale in Italia, considerata l’incertezza sull’esito del voto, al momento è difficile prevedere quando si concluderà il negoziato, iniziato con il governo Monti”, ha scritto il ministro delle Finanze elvetico rispondendo all’interrogazione.
Secondo Widmer-Schlumpf, per l’appunto, “pur ammettendo che l’accordo venga firmato entro la fine di quest’anno, è difficile pensare che possa entrare in vigore prima del gennaio 2015”.

-(da Affaritaliani.it)-