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Trasporto pubblico su autobus / Sindaci di Anghiari e di Sansepolcro aderiscono ad un “progetto puramente facoltativo” che porterà al peggioramento del servizio.

20141021_101537_resized_10Riceviamo e pubblichiamo la lettera del signor Marco Guadagni (foto), coordinatore sindacale “Faisa-Cisal”; una lettera da leggere con attenzione, per un ventilato evento, sicuramente preoccupante nei confronti dei cittadini-utenti del servizio di trasporto pubblico su autobus.

“”Caro direttore de Il Fendente,
un recente servizio di Striscia la Notizia (13-11-2014) ha acceso i riflettori sui disservizi e i bassi standar qualitativi e di sicurezza del trasporto pubblico su autobus.
Il caso specifico riguardava un centro della Campania ma le cronache locali vedono riproposto il problema con sempre maggior frequenza in tutta Italia. Ma quanto è distante la Valtiberina da tutto questo?
La realtà, ed è ciò che mi ha spinto a sriverLe, è che purtroppo, per le scelte dei nostri amministratori locali, stiamo andando a tutta velocità verso tale scenario.
Già dai prossimi mesi potrebbe andare in porto uno stravolgimento della gestione del trasporto locale che può determinare una regressione della qualità e, soprattutto, della sicurezza del trasporto pubblico locale.
I Comuni della Valtiberina, in testa Sansepolcro e Anghiari, hanno deciso infatti di aderire al progetto della Regione toscana, puramente facoltativo, di gestire in autonomia una parte del trasporto.
Fino ad oggi infatti l’intera rete era regolamentata da un unico capitolato, in base al quale il servizio era affidato attraverso una rigorosa gara di appalto per l’intero chilometraggio, che garantiva un alto livello qualitativo delle aziende che si aggiudicavano il trasporto.
Oggi il nuovo progetto della Regione toscana prevede lo scorporamento di una parte del chilometraggio (in Valtiberina e Valdarno pari a circa 500.000 Km) ritenuto lotto debole, perché relativo alla copertura di comuni decentrati e piccole frazioni e scuole inferiori.
Per queste tratte i Comuni potranno gestire autonomamente l’affidamento del servizio, stabilendo i criteri e i requisiti richiesti dalle gare di appalto.
Il rischio è che, mentre prima l’elevato standard di requisiti richiesti garantiva che ad aggiudicarsi il servizio fossero aziende strutturate con requisiti di eccellenza, come quella in cui lavoro, FSbusitalia, svolgendo anche la carica di coordinatore sindacale oggi non ci saranno garanzie circa il mantenimento degli standard qualitativi.
Una prospettiva questa purtroppo tuttaltro che remota, considerato quanto avvenuto nelle realtà in cui è già stata intrapresa tale strada.
Il servizio di Striscia la Notizia è solo il più eclatante e soltanto l’ultimo di una serie di denunce di disservizi, mancanza di sicurezza, al centro in tutto il paese di fatti di cronaca e articoli di giornale. Considerato anche il periodo di crisi che stanno vivendo le aziende e di mancanza di fondi degli Enti locali, è facile comprendere come spesso le gare di appalto siano indette al ribasso, con la richiesta di requisiti qualitativi dei mezzi e del personale basso.
Fino ad oggi in Valtiberina il servizio di trasporto era garantito con elevati standard qualitativi. Ma un domani?
Il bello è che con tale scelta i Comuni non avranno nessun risparmio.
Per la copertura dei costi del trasporto di questo lotto debole il contributo economico della Regione sarà di circa la metà rispetto a quello previsto invece per il lotto forte.
Se è vero che per i Comuni l’esborso sarà lo stesso, è evidente che il servizio dovrà essere effettuato con uno stanziamento ben inferiore di quello attuale, con una inevitabile corsa al risparmio da parte dei vettori.
A rimetterci saranno le aziende strutturate e, innanzitutto in sicurezza, ancora una volta i cittadini.
Marco Guadagni – Coordinatore sindacale Faisa-Cisal“”

-Pubblicato da Redazione-