Trenta euro al giorno per ogni immigrato

immigrati-30-euro-al-giorno-1Di questi famosi trenta euro se ne parla da mesi, ed è stata sollevata una polemica alimentata dalle velleità propagandistiche di certa stampa e dalla disinformazione: in diverse occasioni, infatti, è stato spiegato che quei trenta euro non vengono consegnati in contanti ai migranti, ma vengono versati ai centri di prima accoglienza che ospitano i richiedenti asilo. Centri che si trovano in tutta Italia e non soltanto a Lampedusa e che ricevono fondi dallo Stato per poter continuare a gestire le proprie attività.
Sui 30 euro [che è lo stanziamento giornaliero previsto per ogni profugo ndr] è stata fatta una mistificazione vergognosa.

La verità è che ricevono 2,5 euro al giorno. Il resto va alle strutture che forniscono i servizi.
Due euro e cinquanta al giorno, quindi. Non trenta.
In prima cosa non si tratta di una “legge” sul territorio, ma stiamo parlando di bandi d’appalto che i comuni fanno dietro indicazione ministeriale sul territorio, i bandi sono al ribasso, ma i 30 euro sono la cifra massima erogata pro capite. Ovvero, delle strutture concorrono per offrire ospitalità a questi immigrati (in strutture che devono rispettare determinati requisiti) , in cambio dallo stato queste strutture (Cooperative –ndr.-) ricevono 30 euro a profugo che viene ospitato, 30 euro con cui devono farci stare dentro l’affitto del locale, le spese di gestione dello stesso, la pulizia, il vitto e 2,50 al giorno da dare al facente richiesta.
Oltre al fatto che queste cifre che vengono erogate dallo stato vengono SEMPRE da fondi in compartecipazione con gli altri paesi membri dell’Unione Europea, fondi che sono già stati stanziati per quelle finalità e non possono andare ad aiutare eventuali famiglie d’italiani in crisi.

Per la Valtiberina Toscana: chi ha vinto l’appalto?
-Pubblicato da Redazione-