Diritto di critica / Seconda parte

Fa seguito,come accennato, all’articolo pubblicato ieri a titolo:

“Diritto di critica non piace a certi politici” ed ecco il “macigno” della querela (foto).

Di solito viene da osservare che coloro che lavorano alla produzione del  tabacco siano i  principali avvelatori dell’ambiente e  della salute: “e r r o r e”

Noi siamo dell’avviso che quei lavoratori siano, purtroppo,  il ‘parafulmine’ di certi pesonaggi politici che si proclamavano migliori di altri, più accorti alla salute pubblica mentre si sono dimostrati  e si stanno dimostrando  veri e propri “farisei”.

Cosa ci voleva o cosa ci vuole, signori politici, a compilare un “Regolmento sull’uso dei fitifarmaci” o fare applicare quello già esistente a livello nazionale?

Signor sindaco di Anghiari, ora che è anche, per turnazione, Presidente dll’Unione dei Comuni, come si comporterà per l’attuazione di tale ‘Regolamento’?

Va bene che nella lista civica (non tanto civica) che lo ha fatto proclamare sindaco di Anghiari (per soli 6  -sei-voti-, non si dimentichi) era infarcita di coltivatori del tabacco.

Ma non si rende conto che tale Regolamente sarebbe di utilità anche per quei coltivatori?

Ma  forse ‘non si sentono nè si ascoltano’, le richieste dei cittadini.

Ecco un fatto avvenuto e  raccontato da una testimone:

“”In loc. Motina di Anghiari ore 11circa del giorno 8 settembre 2018, in un appezzamento di terreno confinante con  la strada che porta a Molino di Catorcio, dove è piantumato e coltivato il tabacco, veniva irrorato  senza l’uso prescritto dalla Legge sull’ attuazione di “precauzione, rispetto e senso di responsabilità” un fitofarmaco in presenza di vento.

Si trovava nella zona mio fratello con le mie nipotine di 3 e 5 anni.

L’effetto deriva  indusse  il malcapitato a chiamare i Vigili Urbani di Anghiari che sono intervenuti ed ebbero, per risposta dal coltivatore che affermava  a precisa domanda,  di: “ irrorare un ‘maturante’ “.

Quel coltivatore era soggetto ad essere verbalizzato e  sanzionato   essendoci   tutte le condizioni per poter procedere, anche se Anghiari non ha un suo regolamento, il PAN (piano di azione nazionale) può essere attuato.
Precisiamo che il ‘maturante’ anticipa i tempi di maturazione””.

Ndr. – Dopo aver  descrtto l’accaduto, ecco  relativamente al regolamento sui fitosanitari e al comportamento del sindaco Polcri all’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana che  ripubblichiamo:

-il comunicato stampa a firma M5S del 15/09/2017 che  spiega  quanto segue:

Ecco la parte terminale del comunicato stampa:

“”Nel frattempo, come ribadito anche nella Commissione Regolamenti del Comune di Sansepolcro dello scorso 13 luglio, il sindaco Cornioli vuole cercare una ulteriore mediazione con le categorie degli agricoltori facendo passare il messaggio fondamentale che il nuovo Regolamento non sarà una “punizione” per gli agricoltori, ma dovrà essere prima di tutto una tutela per la salute e per la qualità della produzione agricola.

A causa delle pretestuose e insussistenti obiezioni del Comune di Anghiari il percorso del regolamento ha subito uno stop del quale ovviamente il sindaco Polcri e i suoi sostenitori dovranno prendersi tutta la responsabilità politica. Il Movimento 5 Stelle di Sansepolcro chiede dunque con forza al sindaco Cornioli di comportarsi diversamente e procedere, come più volte ribadito, all’approvazione del Regolamento nel nostro Consiglio Comunale. Sarà poi compito degli altri Comuni della vallata valutare l’opportunità di approvare un identico regolamento e, fin d’ora, facciamo i nostri migliori auguri al collega Paolo Gaggiottini cui spetterà il difficilissimo compito di convincere il suo sindaco. Ovviamente non gli faremo mancare il nostro costante supporto.f/to Movimento 5 Stelle Sansepolcro””

-Ma ecco, per concludere  quel cittadino, testimone interessato all’evento sopracitato avvenuto il giorno 8 settembre 2018 è stato querelato ed accusato del delitto riguardante l’art.81 e l’art.595, comma 1 e 3 C.P. poichè -così si legge-:

-“comunicando con più persone tramite il social network ‘facebook’ offendeva la reputazione di….omississ…”

-Redazione-