Gli eroi attuali: “i Medici senza frontiere”

Oggi sono oltre cinquanta i nostri operatori impegnati nella risposta al coronavirus in Italia. Medici, infermieri, logisti, promotori della salute e psicologi stanno mettendo a disposizione la propria esperienza nella gestione di epidemie supportando ospedali, medici di base e comunità vulnerabili come le strutture per anziani.

In Lombardia e nelle Marche stiamo lavorando insieme agli operatori sanitari locali impegnati oltre ogni limite dall’inizio dell’epidemia. Il nostro obiettivo principale è quello di proteggere loro e i loro pazienti attraverso protocolli e procedure per evitare la diffusione del virus.

Fuori dagli ospedali, stiamo svolgendo attività di supporto sul territorio e lavorando con i medici di base impegnati nell’assistenza a casa dei pazienti positivi che non necessitano di ricovero.

Per farlo è stata fondamentale la telemedicina: in collaborazione con le autorità sanitarie locali, stiamo utilizzando appositi dispositivi per monitorare a distanza i pazienti, la loro condizione e parametri importanti come la saturazione di ossigeno. Un’attività che permette di alleggerire la pressione sugli ospedali pur rimanendo vicini a chi ne ha bisogno.

“Non si fermiamo ma aumentano il  loro impegno, non solo in Italia”, affermano.

Di fronte a una sfida ormai globale, stanno intervenendo in oltre 40 paesi, dall’Europa, all’Africa all’Oceania.

Imparino certi nostri politicanti italiani.

-Redazione de “il Fendente”-