42 anni fa: Anghiari ed il suo “Grande premio Internazionale di Cultura”

Nostalgia dei tempi in cui nacquero “attività culturali” che contribuirono a far conoscere Anghiari, la sua storia, la sua cultura e la sua bellezza.

Ecco il ‘saluto’ di Franco Talozzi  che era  Sindaco e Presidente del “Premio Internazionale di Cultura-Città di Anghiari”, nel giorno dell’assegnazione dei Premi (13 maggio 1979) della ‘Prima edizione’:
“”Gentili ospiti, signore e signori, autorità presenti, amici d’Anghiari.
Tra i molti messaggi ricevuti, almeno due ho il dovere e l’onore di leggervi subito.
1- Telex Presidente della repubblica
2- Lettera dell’onorevole Giuseppe Spadolini.
Questi messaggi dicono a tutti voi che cosa rappresenti oggi , per Anghiari, per la regione Toscana, per la nazione stessa, il Premio Internazionale di cultura città d’Anghiari.
E’ la prima edizione del Premio: l’iniziativa e il regolamento del Premio sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio Comunale d’Anghiari da appena sei mesi.

Così, giustamente  ricorda Franco Talozzi (foto) : la conferenza stampa ripresa dai giornali e telegiornali nazionali fu tenuta in questa stessa sala del Palazzo Pretorio, il 20 gennaio 1979.
Ricordo quella data per dimostrare come, quando c’e volontà popolare e un po’ d’intelligenza, anche un piccolo popolo quale è il nostro può dare il suo contributo alla cultura.
Della formula del Premio, della sua breve storia iniziale ( la storia futura di questo Premio ci impegniamo a tenerla in vita molto tempo )se ne parlerà dopo.
Come Sindaco, desidero spiegare, soprattutto agli ospiti, questo.
Anghiari è un antico comune di soli seimila abitanti. Ha un economi prevalentemente contadina e, da qualche tempo, anche industriale. Non è mai stato un paese ricco. Ma un paese ricco di tradizioni culturali. Da queste contrade molti geni tra i più famosi della storia dell’umanità si imposero al mondo conosciuto.
Sarebbe banale dire che il premio è nato in memoria di quegli illustri. Non è vero. E’ nato dalla gente viva di qui. E’ nato per la gente viva. Da gente viva e per gente viva che si sentiva (ed era ) semplicemente tagliata fuori dalle grandi rotte dello sviluppo e della cultura e, diciamolo francamente, anche dall’interesse delle amministrazioni di vertice.
La nostra è stata un appassionata rincorsa. L’abbiamo fatta tutti questa rincorsa per rimetterci non solo alla pari, ma dare il nostro contributo di lavoro e di idee alla Provincia, alla Toscana, al nostro Paese.
La vostra presenza, cari ospiti, dimostra che non abbiamo fallito. Lo dimostra soprattutto il rigore con il quale le giurie del Premio, giurie formate da uomini di cultura noti in tutta Italia, si sono prestate per legare il nome di Anghiari a opere determinanti per capire la realtà del nostro tempo.
Ora tocca a noi amministratori far si che la collaborazione formidabile offertaci dai produttori di cultura, scrittori, giornalisti, editori, negli anni avvenire, a cominciare dal prossimo anno dia frutti Anghiari ha promosso un lavoro sociale e di cultura che, sono sicuro, molti desideravano iniziare.
Anghiari ha dato anche quel che poteva dare, in energie e in volontà. Anghiari continuerà ma sarebbe ingiusto lo facesse da sola.
Dalla Regione, dalla Provincia, dallo Stato ci aspettiamo contributi e idee.
Con questi intenti e con tanta speranza, rivolgo ancora a tutti voi, anche a nome della cittadinanza, il mio cordiale ringraziamento e saluto.
Sindaco e Presidente del Premio Internazionale di cultura Città di Anghari.
Franco Talozzi.
Dal Palazzo Pretorio di Anghiari 03/05/1979
Nella foto in alto : Umberto Eco, riceve un omaggio dalle ricamatrici di Anghiari.
-Pubblicato da Redazione-