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Guido Guerrini (Insieme Possiamo), a proposito del proprio voto sulla Mozione del Movimento Cinque Stelle sul convegno della Loggia “Alberto Mario”
Riceviamo e pubblichiamo:
Sono costretto a rubare tempo e spazio per ribadire quello che probabilmente non è stato ben ascoltato durante la discussione in Consiglio Comunale sulla mozione proposta dal Movimento Cinque Stelle.
Nella campagna elettorale del 2006, quando il sottoscritto era candidato a Sindaco, in numerose occasioni pubbliche ho chiesto ai miei due avversari Polcri e Graziotti di dichiarare pubblicamente la presenza o meno di appartenenti a logge massoniche all’interno delle loro liste. Chiesi questo per il fatto che all’interno delle liste che mi sostenevano non c’era nessun appartenente alla massoneria mentre negli altri due schieramenti ce ne erano in abbondanza.
Da tempi lontani mi sono sempre battuto perché i consiglieri comunali eletti, e magari anche i semplici candidati, dichiarassero tutte le associazioni di cui fanno parte, dalle logge massoniche ai Cavalieri del Santo Sepolcro fino alle cooperative, associazioni di volontariato, sportive, partiti, ecc..
Queste sono state le mie azioni “forti” negli anni che sono stato Consigliere Comunale e delle quali rispondo con assoluta coerenza.
Oggi vengo accusato di mancanza di coraggio perché non ho votato una mozione che chiedeva una cosa che ritengo non giusta.
Secondo la mia opinione chiunque inoltri regolare richiesta, paghi le spese previste dai regolamenti, metta sul tavolo tematiche che non vanno contro i principi costituzionali o le leggi di questo Paese e, soprattutto, si muova alla luce del sole, ha pieno diritto ad utilizzare le strutture e gli strumenti che i regolamenti comunali rendono possibile utilizzare.
Non negherò l’utilizzo di una sala pubblica, con gli attuali regolamenti in vigore, ad una loggia massonica, come non negherò ad una forza politica l’uso di un campo da calcio comunale o una piazza e come non negherò ad una confessione religiosa l’uso di una strada pubblica per una processione.
Cambierò opinione se la loggia massonica organizza un convegno a favore della tortura, se il partito politico propone l’abolizione della democrazia o se la religione organizzerà una processione pubblica a favore della segregazione razziale.
In questi casi trovo giusto forzare qualsiasi regolamento in virtù del carattere non legale della manifestazione in essere.
Da quando esiste il convegno pubblico della Loggia “Alberto Mario” di Sansepolcro non ho mai sentito la necessità di partecipare all’evento, come non ho mai sentito il bisogno di impedire la loro attività, soprattutto se pubblica e alla luce del sole.
Non mi risulta che in passato siano stati trattati temi che mettessero a rischio la stabilità del nostro Paese, favorissero speculazioni bancarie o qualunque azione che minasse la mia sensibilità. Arte, letteratura, risorgimento, religione, non sono tematiche che suscitano in me alcun tipo di ritegno.
Infine un sassolino dalla scarpa che devo inevitabilmente togliere.
Curioso che la mozione nasca anche attraverso l’impegno politico nei Cinque Stelle di Mirco Giubilei, ex cordinatore di Viva Sansepolcro e quasi eletto consigliere (primo dei non eletti) durante l’amministrazione Polcri in una giunta dove di sei assessori ben quattro facevano parte di logge massoniche, dei quali almeno uno della lista civica. Questo dieci anni fa.
Di solo cinque anni fa la giunta proposta dallo stesso Giubilei, allora candidato a Sindaco, dove figuravano almeno due esponenti di logge massoniche.
Rispettando l’aziona politica dei grillini locali, e come già detto in Consiglio Comunale durante la discussione sul tema, ribadisco la mia disponibilità a modifiche regolamentari che possano rendere più trasparente e più discrezionale l’uso della sala consiliare, come sottolineo la mia immutata convinzione che ogni consigliere, assessore e sindaco debba rendere pubbliche tutte le associazioni, massoniche o di altra natura, di cui fanno parte con ruoli direttivi o di semplice iscritto.
Catia Giorni essendo Presidente della Commissione Regolamenti ha piena possibilità di calendarizzare le modifiche nei tempi che ritiene più utili.
Su queste tematiche Catia e i Cinque Stelle troveranno la mia completa collaborazione.
Quello che è scritto in questo comunicato non aggiunge nulla a quanto già dichiarato nel Consiglio Comunale dello scorso 19 settembre.
-Guido Guerrini-Insieme-Possiamo-
Pubblicato da Redazione
Cit. “Curioso che la mozione nasca anche attraverso l’impegno politico nei Cinque Stelle di Mirco Giubilei, ex cordinatore di Viva Sansepolcro e quasi eletto consigliere (primo dei non eletti) durante l’amministrazione Polcri in una giunta dove di sei assessori ben quattro facevano parte di logge massoniche, dei quali almeno uno della lista civica. Questo dieci anni fa.
Di solo cinque anni fa la giunta proposta dallo stesso Giubilei, allora candidato a Sindaco, dove figuravano almeno due esponenti di logge massoniche”.
Mmhh, e l’ultima, invece, non ha alcun collegamento?
Sig. Lettore, è facile spargere sterco, e per di più in forma anonima.
Faccia nomi e cognomi dei quattro assessori massoni presenti nella lista Polcri e dei due proposti nella lista Giubilei.
A parte questo io, che non mi sognerei mai di mettermi grembiulino e cappuccio, rispetto i Massoni che dicono di esserlo.
Le ricordo che Mazzini e Garibaldi lo erano.
Vogliamo anche togliere il monumento a Garibaldi, in Piazza Baldaccio?
In Inghilterra i Massoni sono rispettatissimi (certo, non hanno avuto la P2!).
Gent. Sig. Fabiano,
il cit. non appartiene allo scrivente, evidenzio il periodare virgolettato affinché comprenda che le parole sono del Sig. Guerrini, autore del comunicato.
Perciò chieda al medesimo Sig. Guerrini i nomi di siffatti individui.
Egli, visto che li enumera, sicuramente ne conosce anche l’identità.
Personalmente non ho nulla contro chi appartiene alla massoneria, di cui in zona si sono viste le prime officine già al tempo della dominazione francese, quindi prima di Garibaldi.
Vero è che le logge attuali sembrano avere poco dello spirito iniziale che, non avrà difficoltà a riconoscere, era fondamentalmente anticlericale.
Ha ragione.
Non avevo fatto caso che era una citazione, peraltro poco evidenziata.
Quindi dobbiamo attendere un chiarimento dal sig. Guerrini.
Non mi è chiaro il senso attribuito dall’autore alla parola “ritegno” (41esimo rigo).
Ritegno (fonte: dizionario Garzanti):
1. capacità di trattenere i propri impulsi; giusta misura, discrezione, riserbo: comportarsi con ritegno; non avere ritegno, essere sfacciato
2. (non com.) contenimento, trattenimento: muro di ritegno
3. (ant., lett.) aiuto, appoggio: lui ne vedeva andare che suo sostegno e ritegno era lungamente stato (BOCCACCIO Dec. I, 1)