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Anghiari, denuncia choc, violata la piana della BattagliaAnghiari
“Dove c’era un campo, nel mezzo della “storica piana della battaglia” , quella dello sfondo dell’affresco perduto di Leonardo, ci sarà la realizzazione di un piccolo eco-mostro alto otto metri”
Anghiari – Questa la denuncia choc del capogruppo di Risveglio e Progresso per Anghiari, Sandro Dini , all’indomani dei lavori di realizzazione di un “annesso per la lavorazione e stoccaggio del tabacco ed essiccatoi di tipo precario” in località “ Ca’ di Lullo” in prossimità della Maestà della Battaglia.
“ La battaglia di Anghiari – dichiara Dini – è da sempre motivo di vanto per il nostro piccolo borgo, una forte attrazione turistica, e un valore per la tutela del paesaggio storico e identitario dei nostri luoghi che si tramanda da secoli”. “ Spiace verificare – continua Dini – che anche questa volta l’amministrazione La Ferla ha scelto il modo, e anche il momento meno opportuno per dare l’ok a un qualcosa che in quella zona, in condizioni normali, non dovrebbe starci”.
“ Non si dica che si è trattato di andare incontro alle esigenze dei singoli agricoltori , puntualizza Dini, perché così non è stato. Si è trattato, spiega Dini, questo sì di andare a deturpare un’area ad alto valore e interesse paesaggistico e storico ; che avrebbe dovuto imporre a questa Amministrazione tutt’altra scelta.” “C’era – continua dini – invece una soluzione alla porta di mano peraltro invocata dallo stesso agricoltore; e che – rimarca Dini – avrebbe avuto il nostro fattivo contributo anche qualora fosse passata dal consiglio comunale. Ma l’amministrazione ha preferito soprassedere! “
Nella vicenda intervengono anche i consiglieri Polcri e Maggini, per il primo “ l’amministrazione come al solito fa propaganda di luoghi comuni, si riempie la bocca di buoni propositi poi quando è al dunque prende le decisioni, quelle più importanti (e in parte irreversibili) nelle singole stanze di Palazzo Testi senza coinvolgere la minoranza”. Continua poi Polcri: “ Si doveva quantomeno convocare una commissione e trovare una soluzione lì condivisa che potesse superare alcune deficienze normative; tale da bilanciare l’interesse della parte privata a realizzare l’annesso ed essiccatoi, con quello pubblico di lasciare quantomeno libera la visuale che dalle Mura dà sulla piana della battaglia”. Ancora una volta – conclude Polcri – questa amministrazione ha dato un pessimo esempio di correttezza dei rapporti fra giunta, maggioranza e opposizione”.
Il secondo, Maggini, invece mette in evidenza la contraddittorietà di alcune scelte di questa amministrazione, ove a fronte del parere espresso dalla Commissione edilizia come risulta dall’allegato alla deliberazione di giunta che approva il piano. V’è la constatazione, peraltro perniciosa, che detta commissione opera in regime di prorogatio da almeno un anno e mezzo “ senza che l’amministrazione – puntualizza Maggini – trovi il tempo o i modi per darle la giusta continuità di lavoro”. A conclusione lo stesso Maggini, si pone un interrogativo: “Ma chi amministra ha consapevolezza del proprio operato? No, perché da fuori sembrerebbe dirsi il contrario …
-Redazione-
Il problema direttore e’ che la norma del pdma detto piano di miglioramento agricolo sfugge al potere decisionale del comune cosicché nessuno dei capanni da lei fotografati e’ passato dalle commissioni ambientali e urbanistiche del comune. Il sindaco di Anghiari assessore dell Unione non ha fatto nulla per modificare la norma e quindi la decisione e’ passata solo dall ente montani. Ciò è’ derivato senz’altro anche da una politica dove coloro che hanno costruito erano dello stesso colore dell amministrazione comunale e magari con la tessera nota in tasca. Così si è’ favorita la distruzione del nostro territorio. Credo che il processo sia irreversibile e se pensiamo che questi sono 4 dei 14/16 capanni che dovranno essere costruiti capite bene che la distruzione e’ completa. Ora va controllata la gestione del personale e degli immobili spesso pieni di attrezzi di ferro o anche di materiali che per legge non ci dovrebbero essere o dovrebbero essere tenuti dentro. È’ chiaramente uno schifo che poteva essere evitato se i progetti passavano in comune. Per esempio quello di ca di Lullo sarebbe stato eseguito in un terreno in contiguità ad altri fabbricati e non in mezzo al piano. Questo e’ ridicolo. Giorni C.
Ndr.- Illustre lettore, vediamo, da quanto scrive, che Lei è veramente documentato e le sue affermazioni sono esatte. A tal proposito ci siamo documentati e stiamo preparando quanto pubblicare con l’aggiunta di una notizia dimostrabile (lo faremo) ed inconfutabile che non è stato osservato un “vincolo” tuttora valido ma “mai” applicato. Questa Redazione La ringrazia per le Sue precise notizie che danno prova che quanto satiamo, ripeto, per rendere noto in questi giorni non sono errate nè indotte per scopi politici di partiti vari.