Anghiari: Porta Sant’Angelo e molta verità nascosta / L’esistenza taciuta di una lettera della Soprintendenza

Dopo l’annuncio dato in “pompa magna” dal sindaco di Anghiari (ma solo a chi ‘vogliono loro’) quasi fosse per una conquista meritevole della attuale amministrazione politica; il giornalista estensore dell’articolo del 2 febbraio  a titolo: “Porta Sant’Angelo, ora la svolta. Via l’impalcatura. Parte il cantiere”, avrebbe dovuto cercare la verità (ci scuserà per questo consiglio) scoprendo così l’esistenza di una lettera, questa che, per notizia, era stata la risposta della Soprintendenza con lettera datata 22.08.2017 indirizzata al Comune di Anghiari:

“”-Dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con lettera

Prot.n.23866 indirizzata:

– al Comune di Anghiari;

-al Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del tuirsmo per la Toscana via dei Castellani 3 –Firenze

Oggetto: Anghiari (AR) – Porta Santangelo – Via delle Mura  (NCEU fg 74 part.lle A e 619) di proprietà dell’Amministrazione Comunale di Anghiari. Art. 30 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004,n.42 e s.m.i. – Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Obblighi di conservazione

-Vista l’autorizzazione del 11.03.2016 prot.6063, rilasiata da questo Ufficio ai sensi dell’art.21 del Lgs n.42/04, con la quale si autorizza , per porta Santangelo, un intervento di restauro e consolidamento riguardante l’inserimentodi tiranti, il ripristino e la rinzeppatura degli elementi lapidei;

-Viste le risultanze del sopralluogo effettuato il 02/08/201 (?? Ndr.-)dal tecnico di questa Soprintendenza , arch.Mario Abatucci e dall‘ Ing. Enrico Montini del Comune di Anghiari, dal quale emerge:

1-che a tutt’oggi i lavori di cui all’autorizzazione del 11/03/2016 prot.6063 non sono iniziati,

2-che il complesso di Porta Santangelo è in stato di abbandono e versa in cattive condizioni.

-Visto che a tutt’oggi non c’è stato nessun riscontro da parte della proprietà in seguio all’autorizzazione del 11/03/2016 prot.6063

Per quanto sopra e ome già scritto nella precedente comunicazione del 31.07.2017 prot. 22155 di questa Soprintendenza, con la presente si rinnova l’invito alla proprietà a garantire la sicurezza e la conservazione del bene culturale in oggetto di propria appartenenza, mettendo in atto quanto prescritto dal progetto, di cui alla richiamata autorizzazione, richiamando gli obblighi e gli adempimenti ai sensi dell’art.30 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004,n.42 e s.m.i.-

-Si comunica che ai snsi del’art.5 della Legge 241/1990 e ss.mm.ii., il funzionario incaricato come Responsabile del procedimento è l’Arch.Mauro Abatucci (via Ricasoli 1 – Arezzo)

Avverso al presente atto, le Amministrazioni statali, regionali o locali, coinvolte nel procedimento possono chiedere il risame amministrativo ai sensi dell’art.12, comma 1 bis del D.Legge n.83 del 31.05.2014, convertito in legge n.106 del 29.07.2014.

F/to: Per il Soprintendente Arch.Anna Di Bene-dott.Paola Refice-“”

Del ‘tempo’ ne è passato, ora vedremo cosa avverrà dopo l’annuncio del Sindaco, senza alcun commento, per ora, da parte di questa Redazione, per un evento che solo i cittadini possono e debbono giudicare.

Una cosa però dobbiamo dirgliela signor Sindaco:

“Usi lo stesso metro di informazione per tutti i giornali cartacei od on-line che sono regolarmente autorizzati dal  Tribunale. ‘il Fentente’ è uno di questi che Lei (forse si è dimenticato) cercava ed usava per i suoi comunicati quando era all’opposizione.

Non si dimentichi della sua affermazione che, quando cercava voti elettorali, Lei faceva girare in Anghiari”.

-Redazione-