Beppe Grillo, chiesti 9 mesi di reclusione / “Violò i sigilli della baita No Tav”

ntIl processo a Torino vede imputate 21 persone, chieste quattro assoluzioni e, per il resto, condanne fra i 18 e i 6 mesi di reclusione. Il 5 dicembre 2010 il leader del Movimento Cinque Stelle entrò, durante un comizio, nella struttura ancora in costruzione simbolo del movimento in Valle di Susa

Nove mesi di reclusione per Beppe Grillo. E’ la richiesta di condanna avanzata dalla procura di Torino avanzata al termine di un processo legato a una delle dimostrazioni dei No Tav in Valle di Susa. Nello specifico i pm contestano al leader del Movimento Cinque Stelle di aver violato i sigilli della baita Clarea a Chiomonte, diventata simbolo del movimento.

Grillo era salito in Valle di Susa il 5 dicembre 2010 per partecipare a una manifestazione dei No Tav. Davanti alla baita ancora in costruzione  – a cui erano stati posti i sigilli – improvvisò un breve comizio e si fece accompagnare all’interno della struttura. In precedenza il comandante dei carabinieri della compagnia di Susa lo aveva informato che se avesse varcato la soglia della casetta avrebbe commesso un reato. Dopo qualche minuto Grillo uscì e, davanti alle telecamere, mimò di avere i polsi ammanettati. Il processo vede imputate 21 persone per violazione di sigilli. Sono state chieste quattro assoluzioni e, per il resto, condanne fra i 18 e i 6 mesi di reclusione. (tratto da Il Fatto Quotidiano)

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