Cgil e Federconsumatori su deposito cauzionale servizi idrico

d“Sospendere la delibera di Nuove Acque e aprire subito un confronto con i Sindaci”
Cgil e Federconsumatori hanno inviato una lettera aperta ai Sindaci dell’Ato e ai vertici di Nuove Acque sulla questione del “deposito cauzionale” per il servizio idrico.
In essa annunciano che si riservano di verificare con i propri uffici legali le modalità utilizzate nell’assunzione del provvedimento e la legittimità delle stesse. Invitano Nuove Acque a sospendere l’efficacia della delibera e ad aprire un confronto con sindacati e associazioni di consumatori, alla presenza del Presidente della Conferenza dei Sindaci di ATO 6 per discutere e ridefinire la materia.
Cgil e Federconsumatori chiedono poi un confronto con tutti i Sindaci dell’ATO per il tramite della loro Conferenza territoriale, nel corso del quale definire un nuovo piano tariffario, differenziando il costo per metro cubo di acqua sulla base delle quantità consumate, riparametrata sui componenti di ciascun nucleo familiare in modo da prefigurare una tariffa più equa ed al tempo stesso combattere lo spreco di un bene così prezioso come l’acqua. In questo contesto ridefinire i criteri ed i valori del cosiddetto deposito cauzionale riportandolo a valori simili a quelli precedentemente corrisposti a titolo di anticipo sui consumi.
“Queste richieste – spieganoFederconsumatori e Cgil – derivano dalla decisione di Nuove Acque di imporre a tutte le utenze domestiche un versamento anticipato a titolo di “deposito cauzionale” di un importo pari al valore medio di tre mesi di consumo di acqua, calcolato su quanto consumato dall’utente nell’anno precedente. Per i residenti nei condomini il deposito cauzionale richiesto sarà pari al 60% di quanto consumato nell’anno precedente da tutte le famiglie residenti nel condominio stesso. Contemporaneamente Nuove Acque rimborserà la quota corrisposta a titolo “Anticipo sui consumi” a quegli utenti che, sulla base dei vecchi contratti, l’avevano a suo tempo versata”.
Nuove Acque vorrebbe far credereche la misura del “deposito cauzionale” richiesto, corrisponderebbe a quel principio di equità per il quale i maggiori oneri dovuti ai morosi, non ricadranno su tutti i cittadini utenti.
“Peccato – scrivonoFederconsumatori e Cgil – che Nuove Acque ometta di dire che il valore assoluto del deposito cauzionale corrisponde ad un valore da 3 a 5 volte superiore rispetto alla quota prima corrisposta dagli utenti a titolo di anticipo sui consumi. Infatti era pari ad 25,80 euro mentre la quota richiesta per il Deposito Cauzionale sarà dalle 3 alle 5 volte superiore la cifraprecedentemente corrisposta dai cittadini, con picchi di 6/7 volte superiore per ciò che riguarda le utenze dei condomini.
In sostanza Nuove Acquerestituirà per ogni utenza 25,80 euro ed incasserà dalle stesse utenze dai 75 ai 150 euro con una differenza in incremento che va da più il 200% a più il 600% su singola utenza. Solo per questa voce, Nuove Acque immetterà nelle proprie casse, al netto della restituzione degli anticipi sui consumi, più 7.500.000 euro di danaro liquido con provvista fatta dalle tasche deicittadini, esente interessi.
“Questo – commentano Cgil e Federconsumatori – sarebbe il principio di equità in base al quale gli oneri delle inadempienze non debbono ricadere su tutti gli utenti del servizio. In buona sostanza ci si tutela dalle future possibili morosità degli utenti chiedendo un esoso esborso anticipato a tutte le utenze. A nostro giudizio, questa decisione di prelevare forzosamente ed anticipatamente la “modesta” cifra di 7.500.000 euro nasconde ben altre motivazioni che andrebbero chiaramente dichiarate ed approfondite”.
Cgil e Federconsumatori scrivono quindi che i Sindaci non possono “restare inerti di fronte a questo vero e proprio scempio. Devono prendere posizione ed esprimere il loro giudizio su queste scelte; dichiarare se sono d’accordo ovvero indicano una diversa soluzione. E’ un loro preciso dovere nei confronti dei cittadini soprattutto quando, come nel caso di Nuove Acque, società da loro partecipata, l’utile netto degli ultimi tre esercizi (2011/2012/2013) è stato rispettivamente di 3.100.000, 3.600.000 e 3.900.000 euro.
-Comunicato stampa-
Pubblicato da Redazione