L’intrigo del deposito cauzionale…

tsLa non-soluzione dell’affare (per Nuove Acque SpA) deposito cauzionale, rappresenta l’ennesimo pateracchio all’italiana.

Anzi all’aretina: non è altrimenti definibile, infatti, la decisione dei sindaci di ridurre da 3 mensilità a 2 la sua entità…della serie “un colpo al cerchio ed uno alla botte”!

E’ invece chiaro come il sole il tentativo disperato della multinazionale di racimolare liquidità in tutti i modi possibili e immaginabili, finalizzato a mantenere alto l’unico indicatore che interessa questi squali d’acqua dolce: il profitto e la remunerazione – sotto mentite spoglie, dopo il referendum del 2011 – del capitale, per saziare gli appetiti degli azionisti…Niente di male, per carità, se si trattasse di merce qualunque in un mercato libero. Ma l’acqua è un bene troppo prezioso – e decisivo per la sopravvivenza – per poter essere equiparata ad un prodotto qualsiasi ed essere messa in mano a lorsignori!
Per questo siamo al fianco del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo – che non finiremo mai di ringraziare per il suo intelligente e forte impegno a favore della popolazione vessata e tartassata – ed invitiamo i cittadini a seguire le sue indicazioni, cioè a detrarre per intero la cauzione dalle bollette dell’acqua.
-Comitato “Arezzo per Tsipras”-

Pubblicato da Redazione