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Com’è ridotta la Valtiberina:dopo la diga di Montedoglio anche l’E- 45è allo sfacelo
Riceviamo e pubblichiamo:
“”Le due opere pubbliche che potevano fare il salto di qualità stanno dimostrando tutta la loro fragilità: stanno accadendo infatti cose da terzo mondo.
Sappiamo quello che non ha fatto chi ci governava a Roma, e vorremmo una forte protesta delle amministrazioni per denunciare tale vergogna.
Parliamo dell’E-45: essa fa parte di un itinerario europeo ed era stata costruita di supporto alla A1 per snellire il traffico di quest’ultima ;è accaduto poi che, con l’ingresso in Europa di tanti Paesi dell’Est europeo, è divenuta, non avendo pedaggio, la via prediletta da tutti i tir stranieri che percorrono in direzione sud la penisola trasportando merci prodotte in questi paesi, anche da ditte italiane lì dislocate.
E’ chiaro che non è stata progettata per la mole di traffico che deve sopportare quotidianamente: sui libri di costruzioni di strade è riportato che un manto stradale e la sovrastruttura resistono alla normale usura dai cinque ai sette anni, e non ci sembra che questo succeda sul manto e la sovrastruttura dell’E-45.
Recentementeinfatti, sono state pubblicate delle foto sui social di particolari di appoggi delle travi precompresse sulle travi sopra i piloni di certi viadotti che anche ai non addetti ai lavori destano qualche preoccupazione.
E’ cosa recente la notizia di un crollo di assestamento di un tratto di terrapieno in una piazzola di sosta vicino all’uscita di Pieve Santo Stefano:èproprio la Salerno-Reggio Calabria del nord,visti i cantieri che si aprono ininterrottamente lungo il suo percorso e ciò ci rammarica e non poco.
E’ chiaro che gli amministratori localidebbano fare qualche passo,com’è chiaro che la superstrada così com’è oggi non può sopportare tutto il traffico pesanteanche straniero per cui non è stata dimensionata. Che cosa si aspetta poi arisolvere il problema della chiusura della vecchia SS Tiberina tre bis da Valsavignone ai Canili di Verghereto, dove laE-45 è realizzata su viadotti? Pensiamo che dato lo stato della –E 45, occorrerebbe avere sempre un tracciato di riserva.
Dove sono le amministrazioni locali e la Provincia?””
-Il coordinamento comunale di Forza Italia-Sansepolcro-
Pubblicato da Redazione
Che la diga di Montedoglio e la superstrada siano state realizzate con cemento depotenziato è oramai cosa nota così come note sono le dicerie che alcuni camion di cemento venivano dirottati presso privati per costruzioni appunto private.
E’ un malcostume atavico e antico che affligge la nostra Patria.
Come si può dire che dipende dal traffico quando la manutenzione dell’autostrada del Mugello a chilometro costa molto meno di quello che Anas spende per la E45.
Come si può giustificare lo storico quando le spallette ed i muri di contenimento mostrano i ferri di armatura oramai esposti alle intemperie?
Io penso che sia giusto pagare le tasse ma che sia ancora più importante che i nostri soldi siano spesi bene e questa è una responsabilità della politica tutta.
Io penso che la gente da trenta anni almeno chieda il cambiamento sempre promesso da Berlusconi prima da Renzi poi e dai Cinquestelle forse e mai realizzato.
La gente è così arrabbiata che anche dopo aver dimostrato anche con il non voto tutta la propria indignazione sembrano tutti sordi e affetti da amnesia.
Come Montedoglio rischiate tutti di essere travolti dalla indignazione popolare perché i Partiti tutti nessuno escluso pensano di continuare con la melina dell’annuncio e la parvenza della democrazia.
Le crepe sono visibili anche ai più scettici e l’incavolatura della gente è sempre più gonfia.
L’Italia non cambierà mai e sarà sempre peggio perché in un paese che sempre più sta invecchiando anagraficamente ci sarà sempre meno attenzione alle giovani leve perché è semplicemente minoranza elettorale.
Paradossalmente, la crisi del 2008 poteva essere benefica per cambiare e scardinare regole ormai obsolete e dare un freno anche alle spese pazze.
Ma la crisi ha colpito i ceti bassi che non decido né comandano.
La classe dirigenziale, sia pubblica che privata non essendo stata toccata, non ha fatto nulla per limitare la burocrazia, lo sperpero dei soldi pubblici, la corruzione; hanno continuato imperterriti nei loro affari.
Così le strade continuano a venire giù, i ponti cedono, le casette dei terremotati sono ancora da completare ecc ecc.
La crisi poteva essere un’ottima occasione per dare uno shock, invece solo il popolino si è dovuto adattare, sostenendo tasse più alte con servizi più scarsi e con stipendi alcune volte più bassi perché “se vuoi lavorare bene sennò sai quanti ne trovo”.
Ed ora che un po’ di luce si sta vedendo e la crisi un po’ sta allentando la morsa, chi glielo fa fare alla ns classe dirigente di cambiare?