Comitato Acqua Pubblica di Arezzo / Comunicato stampa

acqua4_360_235Il 24 aprile l’assemblea dell’AIT decide gli aumenti tariffari dell’acqua. Appello ai sindaci aretini affinchè non votino questo ennesimo salasso. (Anghiari: cosa farai questa volta? Ti asterrai ancora? Non fare il Ponzio Pilato.-Ndr.-)

Arezzo – Si svolgerà giovedì 24 aprile 2014 l’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana che deciderà le tariffe del servizio idrico per gli anni 2014 e 2015. L’assemblea è formata da 50 comuni della Toscana fra cui vi sono Arezzo, Castel San Niccolò, Foiano della Chiana, Laterina, Montepulciano e Sansepolcro, quali rappresentanti dell’ambito di competenza del gestore Nuove Acque spa.

La proposta che andrà in discussione in assemblea è quella che è passata con una striminzita maggioranza nella assemblea della conferenza di ambito n. 4 (dove tutti i comuni della gestione di Nuove Acque sono rappresentati): aumento del 5,2% per il 2014 e un ulteriore aumento del 6,5% nel 2015.

Insomma un aumento del 12% in due anni a fronte di una inflazione che è attualmente dello 0,3% annuo.

Ricordiamo che a questa proposta ha votato contro il comune di Arezzo, di Capolona e di Monte San Savino mentre il comune di Anghiari si è astenuto.

La proposta di aumento è chiaramente insensata:

1)      Già ora, senza bisogno di alcun aumento, le tariffe del servizio idrico aretino sono le più care di tutta Italia.

2)      L’ultimo bilancio di Nuove Acque è stato chiuso con utili di esercizio pari a circa 3 milioni di euro e quindi in assenza di aumenti tariffari non ci sarebbe nessun buco di bilancio.

3)      Il gestore è in clamoroso ritardo rispetto ali investimenti programmati; inoltre, addirittura, nei prossimi anni vengono previsti minori investimenti di alcuni milioni di euro rispetto a quelli inizialmente programmati.

4)      Non si capisce perché i costi riconosciuti al gestore devono aumentare ad un tasso di inflazione del 2,1% quanto l’inflazione reale è dello 0,3%.

5)      La situazione economica in generale è tale da rendere fuori dalla realtà un aumento del 12% in due anni delle tariffe di un servizio essenziale come quello idrico; in questo periodo a tutti viene chiesto un sacrificio meno che al gestore del servizio idrico: perché?

6)      L’aumento proposto contrasta palesemente con l’esito referendario del giugno 2011, attraverso il quale la popolazione italiana ha sancito, in modo praticamente unanime, di rendere la gestione del servizio idrico estranea alle logiche di profitto.

Peraltro anche la risibile motivazione che non vi sarebbero alternative all’aumento è chiaramente smentita da quello che si sta prospettando nell’ambito n. 3 (Firenze, Prato e Pistoia) dove nessun aumento tariffario verrà deliberato; in questo caso i comuni di Prato, Pistoia e altri sono riusciti a mettere in minoranza il comune di Firenze che invece avrebbe voluto aumenti tariffari simili rispetto a quelli dell’ambito aretino.

Se il 24 aprile verranno veramente deliberati gli aumenti prospettati sarà evidente a tutti che l’Autorità Idrica Toscana e buona parte dei sindaci non operano per la tutela degli interessi dei propri cittadini ma piuttosto a favore degli interessi del gestore privato.

Per questo formuliamo l’ennesimo appello ai sindaci di Arezzo, Castel San Niccolò, Foiano della Chiana, Laterina, Montepulciano e Sansepolcro affinché approvino un piano tariffario 2014 e 2015 senza aumenti rispetto alla situazione attuale.

Arezzo, 22 aprile 2014

-Comitato Acqua Pubblica di Arezzo-

Pubblicato da Redazione