Da “Il Salto della Sposa”, ultime notizie / Petizione con 732 firme
La petizione contro lo spostamento a Milano della Madonna della Misericordia ha ricevuto, in pochi giorni, consensi in Europa, Stati Uniti, Cina, Giappone e Australia.
Per conoscenza pubblichiamo, di seguito, la ricevuta di deposito delle 732 firme certificate consegnate al Prefetto di Arezzo inoltrate telematicamente ai destinatari, accompagnandole da altra documentazione.
– Redazione-
Dal nulla del mio anonimato ritengo di poter esprimere la mia opinione.
La pietà di Michelangelo fu inviata negli Stati Uniti e questo contribuì a far comprendere la particolare creatività e maestria dei nostri artigiani che facevano le cose con il cuore con la testa e con le mani.
Difronte a concrete garanzie sulle modalità di trasporto, di assicurazione e di restituzione integra del nostro patrimonio io propendo per consentire a che la Madonna della Misericordia sia resa disponibile alla esposizione in quel di Milano.
Qualora la mia modesta opinione dovesse soccombere difronte allo scatenamento di 732 firme (oggi è lecito in overdose di democrazia contestare tutto) allora mi arrenderò alla logica delle polemiche.
Oddio, la Pietà di Michelangelo fu inviata negli Stati Uniti soprattutto per far comprendere che cosa si perdevano a non venire in Italia (il Vaticano è una enclave).
Non definirei Michelangelo un artigiano, ma un genio universale.
Detto questo, per il resto concordo col sig. LASSA-GI’ (ma che gusto c’è a essere anonimo?).
La Cappella Sistina fu commissionata a Michelangelo da Sisto IV della Rovere.
Inizialmente Michelangelo non era tanto d’accordo a realizzare l’opera perchè architettonicamente all’esterno la cappella si presentava come un granaio.
All’inizio Michelangelo andava per osterie e realizzava con il carboncino i tratti dei personaggi che intendeva realizzare.
Insoddisfatto fuggì a Carrara.
Latitante ricercato dagli armigeri vide un’alba e nelle nuvole il bozzetto della sua opera.
Tornò a Roma e compì quello che oggi è il suo straordinario capolavoro senza farsi aiutare dagli aiutanti che a quel punto preparavano solo i colori.
La definizione di artigiano è appropriata a mio avviso.
Il gusto di essere anonimo?
Dare libertà al proprio pensiero senza dover rendere conto della paternità del medesimo.
Un diritto che diventa lecito se non offende e non si rivolge ad alcuno.
Non mi è chiaro che cosa c’entri La Pietà con Il Giudizio Universale della Cappella Sistina, a parte che sono entrambe opere di Michelangelo.
La prima è una scultura eseguita quando l’artista aveva poco più di vent’anni, la seconda un immenso affresco eseguito in età più matura.
Definire Michelangelo “artigiano”, come un qualsiasi idraulico o lattoniere, mi pare un po’ azzardato.
Si sta parlando di un genio assoluto, un vanto per l’Italia e per l’intera umanità.
Per quanto riguarda l’anonimato, rispetto il suo pensiero, anche se preferisco assumermi in prima persona la responsabilità di ciò che affermo.
La Pietà e la Cappella Sistina sono opere commissionate da terzi contro compenso a persone che di questo campavano.
Questo era allora l’esercizio della professione artigiana che ci ha dato il lusso di possedere una buona per percentuale del patrimonio artistico dell’Umanità.
Chiamiamoli come vogliamo ma questo è quanto senza repliche per non affaticare l’impegno del nostro stimato Direttore.
Ndr. – Non ci sono problemi. I dibattiti civili sono le cose necessarie e sono “cultura”.
I rischi ci sono e andrebbero valutati alla luce anche di una perizia.
Sarebbe interessante conoscere i verbali di consegna e riconsegna delle opere concesse in prestito per sapere se durante la trasferta abbiano subito modifiche.
L’articolo apparso ieri sullo stato della tavola volge l’attenzione su di un problema che era stato sollevato anche da non esperti.
Nel 2004 la National Gallery ha chiesto e ottenuto un’assicurazione di 55 milioni di euro per concedere in prestito la “Natività” di Botticelli per l’allestimento della mostra fiorentina “Botticelli e Filippino.
L’ inquietudine e la grazia nella pittura fiorentina del ‘ 400”, durata: 4 mesi.
Alla luce di ciò, dopo 12 anni, l’assicurazione chiesta ora per la trasferta della “Madonna di Misericordia” sembra quasi “cheap expensive”.
Dal 15 marzo al 25 giugno 2017 è in programma la mostra londinese “Michelangelo e Sebastiano”, ma la Soprintendenza di Viterbo ha dato parere negativo alla trasferta della “Pietà” di Sebastiano del Piombo a causa dei rischi durante il viaggio.
Solo per fare degli esempi, anche la National Gallery è incorsa in alcuni incidenti che hanno coinvolto alcuni suoi dipinti: la rovinosa caduta subita dal “Marsia” di Beccafumi durante le operazioni di smontaggio per una mostra a Siena nel gennaio 2009 e gli atti vandalici che hannpo danneggiato due opere di Poussin nel luglio 2011.
Tre sono i criteri generali di valutazione:
– condizioni ambientali e di sicurezza della sede espositiva;
– rigoroso metodo scientifico;
– assoluta sicurezza ai fini conservativi.
Inoltre i motivi del prestito devono essere forti e non determinati da mero lucro.
Detto ciò, si evidenzia pure che buona parte delle opere di Piero della Francesca nel Museo Civico di Sansepolcro non è protetta; qualsiasi squilibrato potrebbe imbrattarle, non funziona un sensore che dissuada i visitatori dall’avvicinarsi e, anzi, qualcuno di loro talvolta incespica anche sulle strutture dell’allestimento.
Inoltre non esistono degli armadietti per il deposito di borse e zaini.