Dalla idea di “politica” di Aristotele alla politica moderna messa in risalto dai cittadini lettori

Come Redazione:

“Amiano la libera informazione, la libertà di parola; siamo contrari all’informazione pilotata. Siamo, sempre e comunque, senza peli sulla lingua. Il nostro motto: “La verità sopra ogni cosa”.

Siamo indipendenti, senza alcun legame con editori, imprenditori facoltosi, gruppi di potere, politica ed associazioni a scopo di lucro. Perché, siamo dalla parte della gente e non dei potenti.

Vivere e pensare, dunque scrivere liberamente è diritto, ma anche dovere di ogni essere umano. Per chi fa informazione è soprattutto un dovere. Decidiamo dunque di caricarci della responsabilità di fare informazione in una realtà difficile, in un Paese che è all’80° posto nel mondo per libertà di stampa ed è classificato, unico nell’Europa Occidentale, come parzialmente libero. Rifiutiamo dunque la tendenza generale a sostituire l’informazione con la propaganda di parte e diamo a tutti libertà di esprimersi”.Pubblichiamo quindi alcune riflessioni sulla gestione di una vuota politica effettuata localmente da  politicanti “non politici”.

Sono le riflessioni che condividiamo contenute nel commento di un lettore fatteci pervenire  in Redazione il 26.08.2017  dopo, evidentemente, aver  riascoltato l’annuncio-dichiarazione  del candidato della lista “LiberaMente” in occasione   della “vittoria elettorale”.

Annuncio rimasto vano come risulta dopo oltre un anno del suo mandato.

La riflessione del cittadino lettore, formulata in modo diretto:

“”Sig. Sindaco sono a conoscenza che Lei non risponde perché pensa che alla fine si stuferanno di rompere le scatole.
-Non sono di Anghiari per cui mi dovrei disinteressare delle sue vicende.
Purtuttavia disprezzando chi ha disprezzo per i Cittadini (scusi il bisticcio delle parole) non mollerò di un secondo la comunicazione contro di Lei e contro la congrega che La contorna.
-Come?
-Denunciando tutte le omissioni della sua stagione amministrativa.

-Quando?
-Tutte le volte e ritengo saranno molte che Lei compirà atti amministrativi non conformi all’interesse pubblico.
-Perché?
-Gli incapaci affetti da delirio di onnipotenza si devono dedicare ad altro e non giocare a fare gli Amministratori.
-Si difenda se lo può è un suo diritto””.

Ecco  quindi ora  la riflessione sulla originaria  “vera Politica”:

Fu di Aristotelefotola prima definizione di “politica” indicando l’amministrazione delle “polis” come una partecipazione di tutti i cittadini per il bene dell’intera comunità.
Da  allora  però ne sono passati di secoli ed il concetto di politica è così cambiato nel tempo da non poter più essere definito oggi così come saggiamente fu interpretato all’origine.
La politica: l’arte di governare le società, è diventata  “meta ambita” da personaggi che hanno visto nella gestione della politica, la possibilità di perseguire il proprio arricchimento mediante intrecci molto spesso illegali, a discapito degli interessi dell’intera collettività, fatti salvi, ma non sempre, gli amici che hanno contribuito alla realizzazione di questo traguardo.
Oggi, sono note a tutti le conseguenze d’una concezione della politica volta a privilegiare l’interesse personale piuttosto che quello generale.

I politici sono arrivati al punto di non poter più gestire i guasti provocati dalle  proprie incapacità, di gestione del denaro pubblico, di sprechi senza limiti.

Questi governi locali  in carica, eletti non dal popolo nella sua totalità ma troppo spesso nemmeno dalla partecipazione al voto del 50% degli aventi diritto, non agiscono  con provvedimenti concreti ed utili per i cittadini.

Di fronte a cotanto impegno di questi “professori”, aumenta il popolo degli indignati, degli oppressi da politiche miopi e faziose, che al di là che siano varate da politici di mestiere o da tecnici, stanno portando il Paese dove non si pensava potesse mai arrivare.
Ecco quindi la logica domanda finale che dovremmo rivolgerci tutti:

“Cosa ci debbono fare ancora perché si riesca a dire basta a tutto ciò che viene deciso sulla nostra pelle ?”

-Redazione-