E’ il ragionamento che si fa in ambienti della maggioranza partendo dal presupposto che al Senato di deve tener conto prima di tutto dei 315 parlamentari eletti, e non dei complessivi 321, tra i quali ci sono 6 senatori a vita.
E’ dunque questa quota che il premier Conte potrebbe mirare a raggiungere anche se c’è, oltre alla questione numerica, anche un problema politico, visto che il Regolamento del Senato pone dei vincoli alla formazione di nuovi gruppi.
Senza un nuovo gruppo parlamentare che lo sostiene al posto di Iv, Conte avrebbe solo una maggioranza numerica.
Attualmente Conte gode del sostegno di M5s (92 senatori), Pd (35), Leu (5), Autonomie (6), altri 9 senatori del gruppo Misto (Buccarella, Cario, De Bonis, Di Marzio, Fantetti, Fattori, Lonardo, Merlo, Ruotolo) .
In totale dunque di 147 voti per il passo indietro di Iv.
Dal pallottoliere mancano 11 voti, dato che Renzi si è sfilato definitivamente, per giungere a quota 158.
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