Diga di Levane; “Siamo sicuri che per il suo innalzamento non ci siano conseguenze negative?”

Riceviamo e pubblichiamo:

“”Alla luce della sempre maggiore frequenza e violenza di eventi meteorologici estremi – con burrasche improvvise, bombe d’acqua, piogge torrenziali di inaudità intensità – dovuti alla rapidità dei cambiamenti climatici e all’innalzamento fuori controllo delle temperature…siamo sempre certi che innalzare la diga di Levane non provochi conseguenze catastrofiche per la piana di Laterina (e non solo) a causa dell’Arno?””

Quasi 10 milioni di metri cubi di acqua in più che l’invaso dovrà contenere, oltre 3 metri di rialzo del “muro” della diga…potrebbero – all’improvviso, inaspettatamente – alluvionare completamente quella zona, con effetti devastanti per le persone (soprattutto) e per le cose?

Giusto qualche giorno fa sono state temporaneamente evacuate 13 famiglie dell’area in questione, per piogge più forti del preventivato e che hanno fatto superare i limiti di portata del fiume: siamo tranquilli che le misure di mitigazione previste, dopo detto innalzamento, siano state verificate e potenzialmente accertate?

No, lo dico perché, con l’avvicinarsi – a grandi, inesorabili, improvvisi ed inarrestabili passi – del baratro climatico, nulla e niente è più purtroppo simulabile, nè rappresentabile in scenari da proiettare per il futuro…e non vorremmo perciò ritrovarci in un immenso lago artificiale prima e dopo l’attuale “cadavere” (in rifacimento…) che risponde al nome di Ponte Catolfi, il quale, appunto, divide in due – attraverso l’Arno – la piana di Laterina, incardinata tra l’ex capoluogo comunale e Ponticino…””

 

Fausto Tenti, Partito Comunista Valdarno aretino-

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