Tags

Related Posts

Share This

Esiste il reato di usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.)/ Il silenzio delle ‘opposizioni’

Parliamone, è sempre istruttivo saper distinguere ciò che “è giusto” e “ciò che non lo è”, sopratutto quando certi comportamenti, certe azioni sono attuate dai politici locali e gli ‘altri’ nemmeno se ne accorgono.

Descrizione del reato:

“”Il reato di usurpazione di funzioni pubbliche, ex art. 347 del codice penale, è commesso da chi, senza esserne titolato e investito, esercita una funzione pubblica.

Persona offesa dal reato è solo la pubblica amministrazione per cui è inammissibile l’opposizione alla richiesta di archiviazione da parte del privato.

Commette il reato non solo chi non abbia avuto una investitura all’esercizio della funzione pubblica ma anche chi, investito di una funzione pubblica, la eserciti indebitamente oltre le materie e le mansioni a cui è stato deputato.

Per quanto riguarda l’elemento soggettivo del reato, è richiesto per la la sua configurabilità il dolo generico ossia la volontà di assumere l’esercizio della funzione pubblica sapendo di non esserne autorizzato””.

Spiegazione con invito a “certi amministratori” all’osservazione sull’utilizzo  della fascia tricolore da parte del Sindaco e di suoi delegati: la circ. Ministero interno n. 5/1998:

 L'utilizzo della fascia tricolore da parte del Sindaco e di suoi delegati: la circ. Ministero interno n. 5/1998

“”L’art. 50, comma 12 del D.Lgs. 267/2000 definisce la fascia tricolore come “distintivo del Sindaco”, unitamente allo stemma della Repubblica Italiana e lo stemma del Comune (questi ultimi compaiono sulla fascia dal 1997), da portare a tracolla.
La ratio di tale disposizione supera la funzione di mera indicazione di un semplice ornamento, ma va ad individuare un simbolo certamente dotato di specifici significati, e per tali ragioni non avulso da un uso mirato ed opportuno.
Nella prassi assistiamo oggi ad un utilizzo della fascia tricolore, in occasione delle manifestazioni ufficiali, praticato non soltanto da parte dei sindaci (o vicesindaci nella funzione di sindaco pro-tempore), ma esteso anche a membri dell’amministrazione delegati in rappresentanza.

Si ritiene utile, alla luce di numerose sollecitazioni e richieste di approfondimento da parte di attori del sistema enti locali, soffermarsi sulla legittimità, o sulla opportunità di un uso così frequente del medesimo segno distintivo.

In merito alle modalità di utilizzo della fascia tricolore, il 4 novembre 1998, l’allora Ministro dell’Interno Rosa Russo Iervolino emanava una circolare, pubblicata poi sulla Gazzetta Ufficiale n°270 del 18 novembre 1998, indirizzata a tutti i Prefetti e ai rappresentanti delle autonomie, all’interno della quale si invitavano i Sindaci a fare “un uso corretto e conveniente della fascia tricolore”, nella consapevolezza “ della dignità e del decoro della carica, e tale da non scalfire la realtà dello Stato come elemento di unità giuridica”.
Nel precisare come la disciplina dell’uso della fascia non sia dettata compiutamente dalle norme, ma sia rinvenibile in talune disposizioni di legge e di carattere amministrativo “via via emanate e riguardanti per lo più aspetti settoriali del problema….”, il Ministro specifica, nella circolare, come tale disciplina sia legata “principalmente alla natura delle funzioni sindacali, di capo dell’amministrazione comunale e di ufficiale di governo”.-

Prendiamo ad esempio  un  caso, quello  di Cremona, che è praticamente simile a quanto si è verificato qui da noi con la differenza che a Cremona i soggetti che si sono prestati a “replicare” un  matrimonio erano due consiglieri.

Qui, invece, è il Sindaco in persona.

Dalle foto inviate da cittadini a questa Redazione (che omettiamo di pubblicare per questione di privacy, ma che abbiamo in archivio),  si evince che sono stati utilizzati i locali del Comune (gratis? Ci domandiamo) e il Sindaco aveva la fascia tricolore.

Quella “fascia tricolore” che abbiamo già ricordato  in  un articolo  del 10 dicembre:

http://ilfendente.altervista.org/news/per-rinfrescare-la-memoria-di-qualcuno-ed-anche-per-informarlo-casomai-non-lo-sapesse/#more-103920

A Cremona pare che questi consiglieri del pdl avessero celebrato queste repliche dei matrimoni nei ristoranti usando una fascia “fatta in casa” non quella ufficiale.

Questo avrebbe contribuito a sminuire il fatto.

Ma il nostro Sindaco –  e si vede bene dalle foto – oltre ad usare i locali del Comune, ha usato la fascia ufficiale.

Conclusione:

“Noi la riteniamo: una leggerezza sconsiderata  che, come tante  altre, vengono  pubblicate su blog personali di certi  amministratori pensando di far vedere chissà quale cosa mentre mostrano solo il desiderio  di far  apparire  che “sono” ;  ma a questo punto, per simili leggerezze:  “cosa sono?”

La risposta ai cittadini-lettori.

-Redazione-