Gentiloni al Quirinale con lista dei ministri / Alle 20.00 il giuramento / Scoppia la ‘grana’ Verdini

gentiloni_verdiniGoverno, Gentiloni: la lista dei ministri. Giuramento alle 20. Verdini: “Noi ignorati, no alla fiducia”

Paolo Gentiloni è salito al Quirinale alle 17.30 con la lista dei ministri del nuovo governo da presentare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per sciogliere la riserva. Ma mentre il premier incaricato è a colloquio con Mattarella scoppia la ‘grana’ Verdini.Il leader di Ala in una nota sottoscritta  anche da Enrico Zanetti afferma che non voterà la fiducia “senza rappresentanza” nella compagine governativa.

Il giuramento del nuovo governo è già fissata stasera alle 20.

Questa la lista dei ministri:

Interni: Marco Minniti, Esteri: Angelino Alfano, Giustizia: Andrea Orlando, Difesa: Roberta Pinotti, Economia: Piercarlo Padoan, Sviluppo: Carlo Calenda, Agricoltura: Maurizio Martina, Ambiente: Gian Luca Galletti, Infrastrutture e Trasporti: Graziano Delrio, Lavoro: Giuliano Poletti, Istruzione e Università: Valeria Fedeli, Cultura: Dario Franceschini, Salute: Beatrice Lorenzin.

Senza portafoglio:

Rapporti con il Parlamento: Anna Finocchiaro, Semplificazione e Pubblica Amministrazione: Marianna Madia, Affari Regionali: Enrico Costa, Coesione territoriale e Mezzogiorno: Claudio De Vincenti, Sport: Luca Lotti.

Sottosegretario con funzioni di segretario al consiglio dei ministri: MAria ELena Boschi.

La nota di ALA –  “Non voteremo la fiducia a un governo che ci pare al momento intenzionato a mantenere uno status quo, che più dignitosamente sarebbe stato comprensibile con un governo Renzi-bis”.

Così Denis Verdini e Enrico Zanetti in una nota affermando che il governo “deve assicurare il giusto equilibrio tra rappresentanza e governabilità, senza rinunciare, in nome di pasticciate maggioranze, a quest’ultimo principio”. “In questi giorni abbiamo rappresentato al Presidente della Repubblica e successivamente al Presidente del Consiglio incaricato la nostra disponibilità e il nostro senso di responsabilità: siamo convinti che il Paese abbia bisogno di un governo nella pienezza delle sue funzioni, sufficientemente forte per far fronte alle immediate emergenze economiche ed internazionali legate al ruolo del nostro Paese, e alla imprescindibile necessità di una legge elettorale che, a nostro avviso, non può che essere il frutto del lavoro del Parlamento della Repubblica e che doveva e deve assicurare il giusto equilibrio tra rappresentanza e governabilità, senza rinunciare, in nome di pasticciate maggioranze, a quest’ultimo principio”, affermano Verdini e Zanetti. 

-da notizie Ansa-

Pubblicato da Redazione