Gestione della risorsa idrica: il sistema partitico toscano si difende sopprimendo le voci critiche

Riceviamo e pubblichiamo:

I Sindaci a guida PD della Conferenza Territoriale n. 4 decidono autonomamente di sostituire il Comune di Sansepolcro nel Direttivo dellAutorità Idrica Toscana perché controcorrente e critico con le scelte del passato.

L’ultima Assemblea dell’AIT, tenutasi lo scorso 5 ottobre a Firenze, oltre a nominare un nuovo Presidente ha approvato il nuovo Direttivo dell’Autorità Idrica Toscana. Tra le modifiche proposte e votate a maggioranza che interessano il nostro territorio vi è sicuramente quella che vede il Comune di Foiano della Chiana sostituire Sansepolcro.

Fino a ieri i due Comuni che rappresentavano il territorio aretino (e una parte di quello senese) erano Arezzo e Sansepolcro ma con l’approvazione del nuovo direttivo esce di scena, dunque, un interlocutore che in più di una situazione si era espresso criticamente rispetto all’attuale modello di gestione della risorsa idrica.

Non essendo Sansepolcro un capoluogo di provincia, la sua presenza nel direttivo non poteva che essere subordinata al principio della rotazione; da questo punto di vista la sostituzione del Comune biturgense con un altro del territorio aretino rappresenterebbe una soluzione più che naturale.

Tuttavia il fatto che non ci sia stata un’apposita Conferenza Territoriale per condividere tale sostituzione ma il tutto sia stato deciso, come dichiarato dall’assessore Sacchetti del Comune di Arezzo, in maniera informale soltanto da alcuni dei comuni aretini e senesi presenti in Assemblea, rende questo passaggio davvero poco trasparente.

Se si considera poi il fatto che i pochi comuni che hanno deciso unilateralmente questo cambio, forti della maggioranza numerica che rappresentano, sono tutti guidati dalla stessa parte politica (PD) e fedeli paladini di Nuove Acque – la quale, in cambio del loro appoggio incondizionato, dovrebbe completare il piano d’investimenti promesso ai comuni della Val di Chiana – rende il tutto ancor più irritante.

Il Comune di Sansepolcro, da giugno dell’anno scorso in poi, ha sempre cercato di porre una riflessione profonda su un sistema di governance che vede costantemente i comuni e gli enti pubblici essere penalizzati rispetto alle società di gestione del servizio. “Personalmente mi sono ritrovato spesso ad esprimere una voce di dissenso – commenta l’Assessore ai Beni Comuni Gabriele Marconcini – contro scelte più che opinabili, come, ad esempio, quella di voler prorogare la concessione di Nuove Acque dal 2024 al 2026. E’ evidente che, da questo punto di vista, Sansepolcro è un Comune “scomodo” e la decisione di estrometterci dal direttivo risponde ad una precisa logica partitica che è unicamente finalizzata a eliminare ogni forma di possibile dissenso.”

-Coalizione Cornioli sindaco-

Pubblicato da Redazione