Indisciplinati e troppo numerosi / Ecco perché i Verdi non vogliono i grillini

grIl gruppo dei Verdi al Parlamento europeo “non vuole” l’alleanza con i 5Stelle. E’ una questione di numeri: i grillini eletti sono 17, mentre il gruppo green più consistente è quello tedesco, 12 deputati. I leader del partito temono l’ingresso di una forza così grande (che potrebbe dettare la linea e chiedere poltrone). Ma c’è di più: per i Verdi i grillini sono ‘inaffidabili e imprevedibili’

Continua il giro di valzer tra il Movimento 5 Stelle e il gruppo europeo dei Verdi. Beppe Grillo ha accusato il partito ‘green’ di avergli chiuso la porta in faccia, senza possibilità di dialogo. Mentre la co-presidente dei Verdi, Monica Frassoni, con una intervista ad Affaritaliani.it, ha invece aperto al dialogo, chiedendo però una presa di posizione forte contro Nigel Farage, il discusso leader dell’Ukip. Per ora i rispettivi gruppi di contatto cercano di sondare le intenzioni della controparte, ma secondo quanto può riferire Affaritaliani.it le possibilità che i grillini entrino nel gruppo dei Verdi sono molto poche. Non perché il Movimento non abbia un’anima green, quanto piuttosto perché sarebbe strategicamente disastroso per il ‘Sole che ride’.

Basta guardare i numeri per capire che i grillini eletti a Strasburgo sono troppi per poter entrare nel gruppo senza dettarne la linea, una eventualità impensabile per Jacqueline Cremers, segretario generale dei Verdi. La delegazione verde più grossa è infatti quella tedesca, che ha mandato all’Europarlamento 12 eurodeputati. Segue quella francese e inglese, con sei Mep (member of the european parliament) ciascuno, e quella spagnola, con cinque Mep. Il Movimento 5 Stelle può invece contare su 17 eurodeputati, un terzo dei 52 membri complessivi.

Una delegazione così grande non potrebbe entrare in un gruppo come quello dei Verdi senza chiedere posizioni di peso (che i vertici del gruppo non vogliono cedere). E da soli potrebbero influenzare la linea dell’intero gruppo.

Ma c’è di più:  i 5Stelle sono percepiti a Strasburgo come una forza imprevedibile e inaffidabile. Imprevedibile perché senza una storia e un programma definito e sedimentato nel corso degli anni. Inaffidabile perché nel Parlamento romano hanno preso parte ad azioni ‘eclatanti’ e non hanno dato prova, sempre secondo i Verdi, di saper lavorare assieme a deputati non-grillini.

Insomma, nel quartier generale dei Verdi preferiscono tenere le distanze e lasciare che Gillo mandi in porto l’alleanza con l’Ukip. Anche se questo significa rinunciare a 17 voti.-(Di Tommaso Cinquemanieuropa@affaritaliani.it)-

Pubblicato da Redazione