“Interventi in collina ed eccessiva attività edificatoria: il Regolamento Urbanistico di Sansepolcro è ancora da rivedere”

IMG_6637In vista della discussione in Consiglio Comunale, il gruppo “La Sinistra” interviene sull’appropriatezza di alcuni interventi. Ecco il suo  giudizio:

“”Nei prossimi giorni approderanno in Consiglio Comunale le osservazioni del secondo stralcio del Regolamento Urbanistico con le relative proposte di controdeduzione.

Tutta la città può dunque tirare un respiro di sollievo nel veder ultimare uno strumento che dovrebbe contribuire a sbloccare un territorio che nell’ultimo decennio è rimasto incagliato in un complesso groviglio di difficoltà amministrative ed economiche.
Tuttavia, a nostro modo di vedere, i nodi da sciogliere sono ancora molti e il lavoro che il Consiglio dovrà svolgere non sarà certo semplice, sia per la mole di osservazioni da analizzare, sia per la delicatezza di alcuni casi che saranno da ponderare e discutere in modo serio e lungimirante.
Tra questi rientrano le trasformazioni previste nella collina, sulle quale si sono espresse negativamente sia la Regione Toscana che la Provincia di Arezzo: tali aree infatti, soprattutto su quelle ricadenti all’interno del vincolo paesaggistico, rappresentano un’importante risorsa culturale che sarebbe compromessa definitivamente se si procedesse ad approvare tali trasformazioni. Visto che ad oggi le osservazioni della Regione e della Provincia sono state accolte in maniera assolutamente parziale, come Sinistra cercheremo di sviluppare un ulteriore, accorato appello affinché si eviti di intaccare una risorsa che da sempre si identifica con il nostro territorio.
Un altro aspetto di ordine generale che dovrà essere ben ponderato è quello relativo ai dimensionamenti complessivi sul totale del P.S. che sulla bozza riepilogativa sono attestati su un valore del 57%: troppo, decisamente troppo se si considera che normalmente tale parametro si colloca su valori massimi del 35%. Anche su questo punto, non a caso, si è espressa la Regione Toscana che ha fortemente sollecitato il nostro comune a rivedere integralmente lo strumento per abbassare drasticamente tale quota (oggettivamente eccessiva anche in considerazione dei “trascinamenti” dovuti alla pregressa pianificazione); ma anche di fronte a questo sollecito, forse anche a causa dei tempi stretti, la nostra Amministrazione ha deciso di non dare seguito alle disposizioni della Regione, confermando un dimensionamento complessivo prossimo al 60%.
Infine tra le tante osservazioni che saranno analizzate sarebbe opportuno soffermarsi, di volta in volta, su singoli casi piuttosto controversi sulla quale ci piacerebbe quantomeno ricevere delle rassicurazioni: uno tra tutti, citato in questa sede a mo’ di esempio, è il cosiddetto Truck Center della TR 15, un polo di interscambio per autotrasportatori che ricoprirà di cemento un’area verde per la quale, invece, non sarebbe difficile prevedere una funzione più congruamente sostenibile (impianti sportivi, verde pubblico, ecc.).
In virtù di quanto sopra riassunto, nonostante i tempi ingiustificatamente stretti (quelli che ci separano dalla fine della consiliatura), ci piacerebbe avere il tempo e l’attenzione necessari per discutere accuratamente del futuro della nostra città, soffermandosi sull’appropriatezza di certi interventi che a nostro modo di vedere appaiono ancora fermi a 30 o 40 anni fa, quando l’attività edificatoria faceva da traino all’economia locale ed accompagnava un trend socio-demografico che oggi si è esaurito. In un contesto come quello odierno, in cui la popolazione non cresce più e la trasformazione delle famiglie patriarcali in quelle nucleari e mononucleari risulta armai compiuta, abbiamo davvero bisogno di 900 nuove unità abitative, quando in città, peraltro, sono presenti un migliaio di abitazioni inoccupate? Non sarebbe meglio redigere – o questo punto correggere – tale strumento in maniera tale da favorire quegli interventi edilizi volti al recupero dell’esistente, all’adeguamento sismico, alla messa in sicurezza e alla riconversione dei vecchi impianti produttivi? Da questo punto di vista, secondo noi le risposte che fin qui sono state elaborate appaiono piuttosto carenti. Per questo ci auguriamo che la discussione in Consiglio ci possa ancora consentire di lavorare congiuntamente per il futuro della nostra città””.
-Gabriele Marconcini, Danilo Bianchi (La Sinistra – Sansepolcro)-