Anghiari: la proposta dell’ex-sindaco Franco Talozzi che fu originariamente avanzata il 12 gennaio 2015

Riceviamo e pubblichiamo:

“” Il 13 Dicembre scorso il Sindaco ha inaugurato il rinnovato edificio.

Finalmente, dopo lunghi anni sono terminati i lavori di restauro del nostro prestigioso Palazzo Pretorio.

Dal 1291, il palazzo è stato al centro della direzione del paese; sede e abitazione del Vicario.In altre epoche gli uffici non erano ubicati nel Pretorio ma nel palazzo della comunità, di fronte ad esso.

Mi permetto di fare una proposta che potrà apparire alquanto innovativa ma, ritengo che vada incontro alle attuali condizioni generali nelle quali viviamo e operiamo.

a-    Il palazzo Pretorio deve rimanere la sede del Governo di Anghiari, dove nella sala principale si svolgeranno i Consigli Comunali e gli incontri pubblici come di consueto.

b-     Gli uffici dovrebbero essere ubicati nel palazzo Corsi o in altre sedi che il comune dispone. Così operando daremmo un servizio più idoneo ai cittadini che troverebbero più agevole recarsi agli uffici da Piazza IV Novembre senza affrontare il lungo percorso tra i vicoli del centro storico.

c-     Le belle e distinte sale e gli ampi spazi del Pretorio oggi rinnovati, dovrebbero essere messi a disposizione per attività culturali ( incontri, dibattiti, ecc ), oltre a qualificate mostre espositive di pittura, scultura e di ogni altra forma d’arte. Di ciò ne beneficerebbe l’intero paese per il flusso costante di turisti e visitatori che anno dopo anno sempre più giungono da ogni parte d’Italia e del mondo, alla ricerca di cose belle, di tradizioni che animano la nostra vita e, per ammirare i nostri “beni culturali” sparsi un po’ dappertutto sul nostro territorio.
Anghiari consoliderebbe le sue già distinte tradizioni, valorizzando ancora meglio il centro storico.

d-    Queste attività dovrebbero essere coordinate con il Museo della battaglia, con il Teatro Comunale e la Proloco, e le altre associazioni culturali esistenti, sotto la direzione
dell’assessorato alla cultura. In questa prospettiva si dovrebbe dare anche una nuova sede alla Libera Università dell’ autobiografia che a tutt’oggi è relegata in un ambiente ristretto e non idoneo al lavoro culturale che l’Università svolge con lusinghiero risultato””.
f/to Franco Talozzi

Pubblicato da Redazione