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La risposta di Danilo Bianchi, ex-sindaco di Anghiari, ad un cittadino-lettore
“”Stimato Direttore ,
non è mio costume intervenire e replicare ai più svariati commenti.Rispetto le idee di tutti e valuto anche le opinioni sulla base del detto popolare non ti curar di loro ma guarda e passa ripreso dai versi del sommo poeta ” non ragioniam di loro ma guarda e passa ”
Di fronte alla manifesta faziosità non posso tacere .
Non ho nessun problema , come ho già fatto pubblicamente in tutte le sedi a riconoscere lo scellerato errore del 1999 . Errore compiuto da semplice consigliere comunale ( anche per il buon Fabiano la memoria inganna come spesso gli succede ultimamente ) e non ho mai cercato, come è vezzo degli attuali amministratori, di scaricare la responsabilità sul mio precedessore Maddalena Senesi.
Al Sindaco Senesi ho sempre riconosciuto nella questione l’onestà intellettuale di agire, con errata convinzione , nell’interesse dei cittadini.
Voglio ricordare agli smemorati di turno che fin dalle elezioni del 2002 mettemmo nel programma elettorale la questione dell’acqua pubblica.
Un impegno che ho onorato e portato avanti con determinazione e coraggio in tante battaglie , gran parte delle quali solitarie , contro il controllore che non faceva il proprio dovere ( l’ATO di Casini ) e il gestore Nuove Acque assetato di profitto sulla pelle dei cittadini e in mano ai privati della multinazionale Suez . .
La mia battaglia , quella di Anghiari ci portò al grande risultato, che rivendico con orgoglio , di essere stato , a nome della mia comunità , uno dei 40 promotori a livello nazionale del referendum sull’acqua pubblica .
Referendum poi tradito dai governanti di turno, di tutti i colori e a i tutti i livelli a partire dai nostri sindaci .
Per quanto riguarda la giacchetta io ne ho sempre indossato solo una , quella che mi ha accompagnato e accompagna in tante battaglie, sempre dalla stesa parte: “quella dell’onestà” , “dei cittadini” , “dell’indipendenza e autonomia di giudizio” .
Danilo Bianchi“”
Ndr. – Ci sia permesso di condividere in toto quanto l’ex-sindaco Danilo Bianchi ha scritto nel suo commento.
-Redazione-
Certo che dimenticare o mettere in discussione l’operato di Danilo sui servizi e la sua lotta per tenerli pubblici è segno di memoria corta e per alcuni di incapacità politica.
Su tutto si poteva discutere, meno che sulla sua coerenza, lealtà e impegno su tali temi a differenza di coloro che, come gli attuali sindaci della Valtiberina. si sono chinati al volere del socio privato contro gli interessi dei cittadini!
Mirco Meozzi
Non è che i Sindaci si sono chinati al volere del socio privato.
Il socio privato che è una multinazionale e che conosce i vizi dei politici italiani elargisce una tangente politica, a mio parere, alla politica stessa.
Dal bilancio si deduce che circa 300.000 euri sono devoluti annualmente al comune di Sansepolcro per l’utile di esercizio. Ecco perchè i Cittadini più tassati d’Europa pagano anche con le tariffe più care d’Italia una suppletiva tassa occulta.
Ma se continuate a votare questi personaggi questo dovete accettare senza commenti.
Il PD è soddisfatto, la Signora Frullani è soddisfatta, la maggioranza dei Cittadini l’ha votata quindi che cavolo volete?
Parere personale
Ci sarebbe da narrare anche la vicenda giudiziaria che sarebbe stata conseguenziale alla risoluzione di tutti i Comuni aderenti all’Aato, ma sarebbe troppo lunga da illustrare in questa sede.
Io non voglio dire cose che farebbero sussistere anche fattispecie di reato, come insinua Lei sig. Lassa Gì, però è certo che nel merito, non hanno fatto e non stanno facendo gli interessi dei cittadini.
Il disconoscimento del referendum è atto grave, e se tale condotta fosse stata posta in essere dall’altra sponda politica (La Regione Toscana era ed è di centrosinistra oggi), la stessa sarebbe stata tacciata di fascismo.
Io mi attengo sempre al piano politico e non a quello personale.
Per il resto condivido il suo pensiero.
Cerchiamo di cambiare, possiamo farlo, a maggio andiamo tutti a votare e NON PER LORO.
Un saluto
Mirco Meozzi
Caro Direttore e caro Danilo; la nostra ultradecennale conoscenza (col Direttore poi è quasi centenaria) mi impone di rispondere.
Per cominciare: vedo che è partita la campagna elettorale 2016.
Sapevo che tra i possibili candidati si faceva il nome di Bianchi.
La conferma ce l’ho dal commento del consigliere Meozzi che, non avendo raccolto pallino con l’amministrazione La Ferla, ora punta sull’eventuale candidatura Bianchi.
Ognuno fa il suo gioco, per modesto che sia.
Poi: al mio commentino sull’invito di Andrea Pedrazza all’autoriduzione delle tariffe di Nuove Acque, mi sarei atteso un’argomentazione tecnico-giuridica sulla legalità o meno dell’iniziativa e, magari, un esplicito appoggio di Danilo, che invece ha preferito darmi del rincoglionito e a ricordare le sue epiche battaglie contro Nuove Acque. Dimentica, l’eroico Danilo, che le vere battaglie contro Nuove Acque furono combattute, quelle sì, veramente, dal comitato presieduto da Roberto Santi che fu accompagnato per un tratto di quella strada accidentata da Paolo Mariotti e, modestamente, anche da me.
Pieve S.Stefano, per anni, ebbe uno strenuo oppositore ai “rapinatori legalizzati”, come li definisce Pedrazza, nell’eterno (e adorato dalla maggioranza della popolazione) sindaco Albano Bragagni.
All’epoca Danilo Bianchi, semplice consigliere, ma “di peso” applaudiva entusiasticamente all’adesione.
Andiamo alla “giacchetta che gira”: Bianchi, pur sempre nell’ambito della sinistra, è passato dal craxismo all’ingroismo (che, insomma, ce ne vuole).
Qualche antico e (molto) provvisorio sindaco ancora si ricorda un celebre sgambetto che tradì dei patti e provocò il primo arrivo di un commissario prefettizio.
Allora mi ci venne da ridere.
Ma quando, molti anni più tardi ed esclusivamente per ambizione personale, il sindaco Bianchi piantò in asso il popolo che l’aveva rieletto col 75% (più o meno, non ho voglia di andare a controllare), facendo tornare per la seconda volta il commissario prefettizio, così promuovendo in pratica l’attuale, penosa amministrazione, mi sentii tradito come cittadino e come elettore.
Secondo il mio metro di giudizio la politica è tutt’altra cosa.
Termino dicendo che il dott. Danilo Bianchi, umanamente, mi è simpatico e gli sono affezionato e lui lo sa bene.
Però, per favore, mi dica, così potrò riferirlo al mio geriatra: in quale altre occasioni la memoria mi ha ingannato? Finora di smentite ne ho ricevute molto, molto poche. Cordiali saluti a tutti e buona fortuna, ciascuno nel suo campo.
Fabiano Giabbanelli
È triste ogni volta doverlo ripetere, ma dal 2011 almeno a Sansepolcro le cose sarebbero potute andare ben diversamente se Danilo fosse stato scelto come Sindaco.
Questi sono treni che passano una sola volta e i Borghesi non l’hanno saputo (o voluto) capire.
Mi trovo a dover dare ragione a Lassa-gi quando dice “quindi che cavolo volete? ”
Tra un anno si tornerà alle urne e l’unica speranza che ho è che i miei concittadini aprano gli occhi per valutare l’operato delle ultime due fallimentari Amministrazioni e si decidano a scegliere coloro che fino ad oggi sono stati sempre coerenti nel loro operato!
Un saluto a Danilo,
grazie direttore.
Alessio.
Carissimo Fabiano le ripeto quanto sopra scritto sul mio primo post, ma perseverare senza argomentazione è veramente ai limiti del deprimente, specie quando gli attacchi sono sempre privi di fondamento e di costrutto.
Ma andiamo per ordine.
Sull’autoriduzione, se fosse stato più attento ai giornali e su internet, avrebbe facilmente scoperto che le sentenze rese dal Giudice di Pace di Arezzo per la mancata applicazione da parte della Nuove Acque Spa dell’esito del referendum che aveva sancito l’abrogazione della remunerazione del capitale, sono ormai esecutive.
La legittimità dunque è piena e la promozione da parte del Comitato e delle Associazioni aderenti è stata profusa con tanto sforzo, malgrado molti, anche tra i giornalisti, abbiano preferito non dare troppo risalto alle (tante) vittorie del Comitato.
Certo si poteva fare di più ma non è facile per un piccolo Comitato e per alcuni esponenti politici fare propaganda quando le più grandi forze remano da tutt’altra parte.
Le lascio un link da consultare http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/16/acqua-pubblica-tribunale-di-arezzo-da-ragione-ai-comitati-sulla-auto-riduzione-della-bolletta/780009/.
Sulle firme non credo conti tanto la primogenitura delle cose quanto le azioni corrispondenti al pensiero, io ho sempre firmato anche quando ero all’opposizione di Rifondazione Comunista e mi riferisco al 1998.
Le ho rese sia per Roberto Santi che per il Comitato e mi ricordo persino di essere andato a raccoglierle insieme al vice Sindaco di Pieve Marcelli.
Se mi legge e lo spero mi farebbe piacere che mi rispondesse.
Sul cambio di giacchetta, ricordo a lei che ama tanto la cultura una bellissima poesia (capolavoro) di Pablo Neruda che recita:
“Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca o colore dei vestiti, chi non rischia,chi non parla a chi non conosce…….”.
Il secondo abbandono non fu ambizione personale, ma ambizione politica quella di migliorare questa valle, il comune di Sansepolcro, il nostro comune, tuttavia lungi da me difendere chi sa difendersi da solo.
Alessio Antonelli ha ragione!
Non credo che si ripresenterà e anche le frasi del sottoscritto Fabiano, non le reputi degne di un rilancio politico, perchè il quinto mandato consecutivo non lo vedo proprio nel mio futuro e sarebbe mal sopportato persino dalla mia attuale famiglia.
Adesso trovo piacere in altre cose, e mi spiace che lei tradisca con post sul Fendente ciò che conosce bene e che peraltro le ho dichiarato di persona, ma stia sicuro che sull’apertura delle danze non mi tiro indietro.
Con immodificato rispetto
Mirco Meozzi
A Fabiano ,
voglio dedicare queste poche e ultime righe .
Ho già detto che con il tempo la memoria inganna .
Veda se riesce a trovare nei verbali del consiglio comunale di allora un solo mio intervento a favore di Nuove Acque . Non lo troverà perché non esiste .
Comprendo che per pregiudizio e faziosità politica sulla questione acqua pubblica si fermi nella sua ricostruzione a prima del 1999.
Ricordare le battaglie successive non gli conviene.
A Fabiano , di cui umanamente ricambio la simpatia , ho già ricordato la coerenza e l’onesta del mio impegno politico sempre dalla parte dei cittadini e mettendoci sempre in prima persona la faccia.
Nel 2011 non ci fu nessun tradimento , ma anzi uno straordinario e generoso progetto di rinnovamento della politica basato sull’unità , la coesione e la dignità di un territorio .
Il fatto che fu fermato per pochi voti, con tutti i mezzi possibili leciti e illeciti, non fa venire meno la giustezza di quella battaglia ancora oggi attuale.
In ultimo una rassicurazione : se avessi ragionato per interesse personale o semplice ambizione avrei intrapreso strade diverse e sicuramente più sicure, a quel tempo suggerite da chi cercava , senza risultato , di farmi desistere .
Danilo Bianchi
Ndr. – Per “dovere di cronaca” essendone stati testimoni, possiamo affermare che l’allora sindaco Danilo Bianchi “fu ripetutamente ed insistentemente” cercato da cittadini di Sansepolcro per tentare di diventare sindaco, ed “è vero”, nella speranza di ‘vittoria’ onde poter dare più ‘dignità’ a tutto il territorio valtiberino.
Ma intervennero nelle 24 ore antecedenti il ‘voto elettorale’ dei “miserabili tradimenti”, ed anche di questi possiamo affermar di essere ampiamente documentati.
Nessuno a questo mondo è perfetto, e ci spingiamo oltre affemando che “non” riteniamo giuste delle accuse verso chi, assieme ad altro ex-sindaco, sono stati dal 1946 ad oggi i “migliori sindaci”, anche se tutto sarebbe sempre più perfettibile, cosa che in Anghiari “non sembra”, anzi….esiste la “dritta ripida discesa senza freni”.
Anch’io termino questa polemicuccia.
Una sola puntualizzazione: ai tempo dell’adesione del Comune a Nuove Acque, ci furono diverse riunioni pubbliche per informare la popolazione, piuttosto contraria, nel complesso.
Ne ricordo in particolare una, nella sala della Misericordia, dove il consigliere Bianchi si espresse, con la nota facondia, in termini favorevoli all’adesione.
Tutto qui.
Ndr. – Forse saranno polemicucce, ma ci inducono alla “vera” conoscenza di certi eventi.
Così viene da pensare, con certezza, che anche i politici durante quell’evento “furono tratti in inganno dai poteri forti” e solo dopo si sono accorti dell’esistenza di alcuni ‘giuda interessati’ ed hanno iniziato a combatterli.
Il peggio semmai è dover constatare che tutt’ora ci sono sindaci che “non sanno” cosa voglia dire cercare di fare gli interssi dei cittadini, o meglio “non vogliono stare dalla parte del cittadino e strizzano l’occhio al solito potere”.
Questi sono da condannare, non chi magari sbagliando in buona fede o perchè tratto in inganno “ha il coraggio di ravvedersi non solo a parole bensì con i fatti”.
….ma a chi volete prendere in giro?…prima avete lanciato il sasso e ora nascondete le mano? siete tutti d’accordo ..la peggio espressione della politica.
Fate e avete fatto solo per il vostro vantaggio.
Parere personale.