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La Valtiberina a forte rischio tumori
ToscanaOggi.it ripropone in data odierna un articolo ripreso dall’archivio notizie, evidentemente valido a tutt’oggi ma evidentemente ritenuto di poco conto dai nostri politici e da chi dovrebbe vigilare.
Eccolo:
Alto il tasso di cancro allo stomaco tra i tiberini, sia nel versante umbro che in quello toscano.
“”La Valtiberina ha da tempo un triste primato: quello di uno dei più alti tassi di incidenza di tumori allo stomaco. A dirlo i dati raccolti dalle regioni Toscana ed Umbria. Il numero di casi conclamati di cancro allo stomaco in riva al Tevere è tra i più alti sia della regione Umbria che di quella Toscana, soprattutto per quanto concerne la popolazione maschile.
Nella parte toscana della Valtiberina per esempio il tasso di mortalità tra gli uomini per tumore allo stomaco, in una scala che parte dai valori 58- 86 e arriva a 130 – 191, corrisponde proprio al gradino più alto rilevato.
Stessa cosa per la parte umbra, dove però è stato registrato semplicemente la presenza del cancro allo stomaco, non necessariamente mortale.
Un primato che purtroppo si sta confermando nel tempo. Già negli anni ’80, infatti, in Alto Tevere furono rilevati tassi di incidenza così alti da essere paragonati solo a quelli del Giappone che allora risultavano i più alti nel mondo.
Pesanti anche i dati relativi al cancro alla prostata, anche in questo caso tra i più elevati delle due regioni.
Una situazione allarmante, anche perché stiamo parlando di una zona che sulla carta non dovrebbe avere questi problemi, vista la sua bassa densità abitativa.
Tra le principali cause che potrebbero portare a questo alto numero di tumori in Valtiberina c’è anche lo smisurato utilizzo in ambito agricolo di pesticidi, a cui si ricorre fortemente in coltivazioni come quelle del tabacco di cui l’alta valle del Tevere è particolarmente ricca.
Un collegamento, quello tra l’utilizzo di pesticidi in agricoltura e la forte presenza di tumori di cui da tempo si discute. Rilevazioni hanno dimostrato come nella acque di alcuni pozzi tiberini sia stato riscontrato un tasso di presenza di nitrati – potenzialmente cancerogeni – pari a 70, mentre il limite è fissato a 50. Altro fattore scatenante, oltre ad alcol e tabacco, quello dell’alimentazione: anche nei conservanti utilizzati per i salumi sono presenti alti tassi di nitrati””.
-Tratto da Toscana Oggi.it del 4 gennaio 2016 –
Pubblicato da Redazione
Chi ha il compito di tutelare la salute di tutti si dia una smossa.
Non da domani da subito.
Grazie.
P.S. Sindaci dimostrate con i fatti(ordinanze,sollecitazioni di maggiori controlli presso gli organi competenti,campagne di informazione e formazione,prese di posizione chiare ed inequivocabili) che siete attenti a queste tematiche.
Saluti.
Trovo CRIMINALE Che le istituzioni e le autorità preposte ,siano praticamente latitanti quanto a rilevamenti, controlli e sanzioni relativamente allo sconsiderato utilizzo di pesticidi (o fitofarmaci come qualcuno ama precisare,come se il termine ne modificasse la nocività)usati in agricoltura intensiva e soprattutto tabacchicoltura.
Tutto questo nonostante numerosi cittadini, associazioni e importanti aziende private abbiano da tempo invitato, chi di competenza, ad assumere iniziative a tutela della salute nell’interesse di tutta la comunità.
Speriamo che decidano di fare qualcosa altrimenti dovremmo agire individualmente a tutela dei nostri diritti anche attraverso il ricorso alla magistratura.
Di quanto affermo posso produrre ampia documentazione,ma soprattutto non intendo subire (Nella prossima stagione)alcuna forma di prevaricazione derivante dal non rispetto delle regole ,che pure esistono,anche attraverso il ricorso alla Procura della Repubblica.