Lega, i «conti pazzi»: mezzo milione, dalle multe alla laurea albanese

Il consulente della Procura ha esaminato i conti di Umberto Bossi, Renzo Bossi e Francesco Belsito:

bossi_umberto_renzo_riccardo1183346-belsito«Incompletezza documentale imbarazzante»
La contabilità della Lega Nord tra il 2001 e il 2008 fu tenuta «in spregio di qualsiasi principio valido nelle aziende e nelle attività commerciali» e in «modo non conforme alla legge sul finanziamento ai partiti».

Inoltre era «assolutamente incompleta». Lo ha spiegato in aula il commercialista Stefano Martinazzo, il consulente della Procura di Milano, sul banco dei testimoni al processo in cui sono imputati il fondatore del Carroccio Umberto Bossi, il figlio Renzo Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito.

I tre rispondono di appropriazione indebita per le presunte spese personali coi rimborsi elettorali.
Incompletezza imbarazzante
Il consulente, davanti al giudice monocratico dell’ottava sezione penale del Tribunale Luisa Balzarotti, rispondendo alle domande del pm Paolo Filippini ha illustrato le analisi fatte sui conti della Lega, e ha parlato di «incompletezza documentale imbarazzante» in relazione alla movimentazione dei conti correnti riconducibili al movimento politico.
Mezzo milione di euro
Il pm Paolo Filippini, che insieme al collega Roberto Pellicano ha coordinato le indagini, contesta agli imputati di aver utilizzato per spese personali, in particolare dei Bossi, oltre mezzo milione di euro di soldi pubblici, ottenuti con rimborsi elettorali.

ALTRI02F5_2909522F1_28033_20120503192340_HE10_20120504-060-ky4E-U43130368614696MxH-180x140@Corriere-Web-MilanoTra queste, multe per infrazioni al codice della strada per migliaia di euro, la fattura del carrozziere, l’ormai famosa laurea (foto) acquisita in Albania da Renzo Bossi e i lavori di casa dell’ex leader a Gemonio.

La posizione del primogenito del fondatore del Carroccio, Riccardo, anche lui imputato, era stata stralciata nelle settimane scorse in quanto ha scelto di essere processato con rito abbreviato. In aula si ritorna il 15 dicembre.
-da Redazione Milano online-

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